“Buon 1 maggio, lavoratore suicidato”. E’ quanto si legge, secondo una nota di Blu, Blocco lavoratori unitario, sindacato nato in seno a CasaPound Italia, negli striscioni ‘Choc’ posizionati nella notte davanti ai cimiteri dei principali capoluoghi dell’Emilia-Romagna.
“Una provocazione – scrive Blu – In tempi di crisi il primo maggio si celebra anche cosi“.
Protagonista di recente di azioni analoghe, Blu ha compiuto l’azione simultaneamente in una cinquantina tra città e piccoli centri dal Nord al Sud del Paese. “Ci sono sindacati che non festeggiano”, si legge in calce ai volantini che stanno facendo il giro del web: l’immagine rappresentata è quella di un operaio impiccato che pende da un grande ‘1’. A lato la scritta: “Forse non ti interessa più, ma a Roma oggi c’è un gran concerto. Buon 1 maggio, lavoratore suicidato”. Frase ‘choc’ poi finita anche sugli striscioni esposti dal sindacato di Cpi in tutti i capoluoghi della regione, tra cui Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Forlì.
“Rifiutiamo la logica da ‘panem et circenses’ dei sindacati, anche perché di ‘panem’, a differenza di quanto avveniva nell’antica Roma, oggi non se ne vede più – sottolinea Blu – Di fronte a una lista di imprenditori e lavoratori ‘suicidati’ da uno Stato strozzino che si allunga ogni giorno di più e a una riforma che punta a ridurre i lavoratori in stato di servaggio, Cgil, Cisl e Uil non sanno fare di meglio che pretendere di utilizzare come una vetrina, peraltro
a costo zero, il concerto che si tiene oggi a Roma, sperando così di far dimenticare a suon di musica la loro inettitudine. Noi però a questo gioco ipocrita non partecipiamo. E’ il 1 maggio, ma non c’è niente da festeggiare”