Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha vinto le primarie del centrosinistra.
I dati non sono ancora definitivi, ma l’esito è chiaro. Dopo lo scrutinio di oltre 7600 seggi su 9219 le preferenze per Bersani sono al 60,8 per cento, mentre per Matteo Renzi ha votato il 39,2.
Il sindaco di Firenze ha ammesso la sconfitta via twitter: “Bersani ha vinto nettamente, gli ho fatto i complimenti”.
E il vincitore, pochi minuti dopo, ha ammesso: “Non mi aspettavo un successo di queste proporzioni, ma sono sempre stato tranquillo”.
Ecco le preferenze a Castelvetrano
Bersani 374 voti (64,4%)
Renzi 206 voti (35,6%)
Totale votanti: 580
le primarie di cui oggi si è svolto il ballottaggio non sono state del partito democratico ma per la scelta del premier del centrosinistra, che ha nel partito democratico il maggiore componente, unitamente al partito socialista italiano e a sinistra ecologia e libertà: i tre partiti sottoscrittori del progetto politico della carta d’intenti cui tutti i partecipanti al voto hanno aderito e sono impegnati ad implentarne i contenuti in vista dell’auspicabile vittoria alle elezioni politiche della prossima Primavera.
Ed infatti tutti i partiti sottoscrittori, oltre naturalmente, all’imponente apparato del P.D. si sono adoperati giustamente per la vittoria di Bersani. Ma Renzi, solo soletto, ed oggetto di critiche caratteristiche dell’era berlusconiana, arriva quasi al 40 % della coalizione.
Forse qualcosa sta cambiando, circola più gente libera!
Ed ora speriamo che cambi anche Bersani! Voteremo per lui, così si fa in democrazia, dove esiste il rispetto delle regole e non esiste la negazione del diritto di espressione.
Saluti.
Sinceramente credo che la vera vincitrice sia stata la politica fatta “dall’apparato di partito”…Il Pd aveva la possibilità di cambiare veramente e come al solito ha vinto la vecchia ideologia…ovvero “la poltrona non si molla”. Orbene, sentire i discorsi degli esponenti del Pd davvero è da barzelletta: parlano come se avessero già vinto le elezioni politche…ma è ora che inizia la sfida più dura (con l’enorme rischio di perdere pure stavolta). E soprattutto si dovrà far sì che il 40% di Renzi non vada disperso qua e là (Pdl, M5S etc)…cosa più che mai probabile se una volta per tutte “qualche vecchio” non si zittisce.
E’ stata una bella pagina di democrazia. L’averla suscitata va senz’altro riconosciuto a Renzi. Ma, per il resto, concordo pienamente con le critiche formulate a Renzi, all’indomani delle primarie, dallo stesso Renzi..