Si stimano circa centomila partecipanti al primo giorno della sciopero nazionale promosso dal Movimento dei Forconi, il cui obiettivo iniziale era quello di paralizzare il paese con il blocco pacifico dei suoi punti nevralgici.
A Castelvetrano, dopo un primo sit-in in piazza Matteotti nella notte tra domenica e lunedì, i manifestanti si sono spostati nei pressi dello svincolo A29 per un azione di protesta pacifica anche se non autorizzata. Da segnalare anche la presenza dei poliziotti con mezzi blindati e tenuta antisommossa anche se il clima si è mantenuto assolutamente tranquillo.
Nel pomeriggio, circa 300 manifestanti hanno percorso le vie della città per un corteo pacifico e autorizzato dalle forze dell’ordine. La maggior parte dei commercianti di Castelvetrano si è dimostrata solidale alla protesta.
Commercianti solidali soprattutto dopo essere stati minacciati. Solidali anche per paura di danneggiamenti.
il movimento forcone nasce in sicilia e qui siamo tutti dietro l angolo a guardare cosa fanno gli altri … al nord fanno molto più di noi … forza non vi denuncia nessuno basta essere ordinati e composti… ci vogliono presenze.. aiutiamo i ragazzi..
Siamo la vergogna dell’Italia. Come detto prima il movimento dei forconi nasce in Sicilia quindi dobbiamo essere i primi a scendere nelle piazze. I negozi devo essere Chiusi!dobbiamo protestare tutti non soltanto quel centinaio di persone che si trovano nelle strade castelvetranesi. Usciamo dalle TANE facciamo vedere che esistiamo anche NOI. Dai forza uomini donne ragazzi ragazze tutti a protestare. Svegliamoci non teniamo ancora gli occhi CHIUSI.
minacciare??….cioe’ ci eravamo messi in personam per tutti quelli che sanno solo lamentarsi…da adesso basta!non avete diritto di lamentarvi ,avete solo il diritto di farvi sputare in faccia alla prima lamentela.
Effettivamente, c’è una grande minaccia di chiusura che incombe su tutti i negozianti: tasse da usura!
Non vogliamo chiudere per un paio d’ore? Ma sapete tutti benissimo che siamo destinati a fare tutti la fine del topo! Se non cambia questo sistema, c’è ben poco da stare allegri! Ma vogliamo farci togliere pure la speranza? Direte tutti che scioperando qui, non si conclude nulla? Avete ragione! Ma mandare un segnale tutti uniti e compatti, in questo momento di agitazione nazionale, è di vitale IMPORTANZA!IL sitema DEVE capire, che siamo stanchi e non si può più andare avanti così! Siamo alla fame e il disagio è per tutti, anche per chi ancora pensa e crede di star bene, il momento in cui non saremo più in grado di pagare le tasse, ci sarà il botto finale e chiuderemo comunque! Quindi, animo e partecipiamo! Usciamo dalle tane, altrimenti NON ABBIAMO DIRITTO DI LAMENTARCI!