Arrabbiati e stanchi d’aspettare. Gli ultras della Folgore si sono fatti sentire e fanno pressing sul Comune affinché lo stadio comunale “Paolo Marino” venga riaperto. Dal dicembre scorso la struttura è chiusa: la società che lo aveva avuto in affidamento dal Comune l’ha lasciata in maniera volontaria e, nel frattempo, il certificato di staticità della tribuna è scaduto. Poi è sopraggiunto il lockdown e i tempi si sono allungati.
«Abbiamo aspettato perché è il nostro stile – scrivono in un documento gli Ultras Old Fans gruppo storico – non ci interessano le categorie, a noi basta il “Paolo Marino”, la nostra curva e lo stare insieme, magari con qualche birretta».
Complice nel ritardo per la riapertura ci sarebbe una storia di bollette non pagate da parte della società che lo aveva in gestione. Il Comune ora ha stipulato un nuovo contratto con l’Enel per la fornitura di energia elettrica e si aspetta l’allaccio che tarda ad arrivare, «nonostante più volte abbiamo sollecitato», dice l’assessore.
Per avere l’ok definitivo alla riapertura è necessario che tutto sia apposto, compreso l’allaccio elettrico. «Ci siamo stufati di queste chiacchiere, ci siamo stancati delle promesse e di farci prendere in giro», scrivono gli Ultras Old Fans gruppo storico. «Da parte dell’Amministrazione comunale e degli Uffici c’è l’impegno massimo affinché il “Paolo Marino” torni a essere riaperto – ha detto l’assessore Filippo Foscari – è una corsa contro il tempo che speriamo di vincere e di potere assistere tutti alla prima partita di Campionato il prossimo settembre».
Si conoscono i termini di affidamento dello stadio?
La gestione extracalcistica vedi utenze, sistemazione e cura del manto erboso, messa in sicurezza degli spalti, saranno tutti a carico del comune o della società che ne usufruirà? Da cittadino spero che il comune non esca un soldo, in questo momento storico per la nostra città fare calcio è un capriccio non un’esigenza.