Caro Francesco (Francesco Saverio Calcara, ndr), da più parti mi giungono agitazioni e nervosismi, ma anche accuse pesanti che toccano la moralità delle persone e la correttezza dell’istituzione che ho loonore di presiedere, di Studi Medievali, in relazione alla ripubblicazione del magnifico volume sulla storia di Castelvetrano, “La città Palmosa”, curato da G. Bonanno, F. Calcara, A. Giardina e G. Napoli.
Credo sia utile, al fine di ripristinare un clima di equilibrata riflessione e di serio e civile dibattito, offrire un oggettivo contributo alla ricostruzione dei fatti, così come si sono evoluti e realizzati.
Non parlo di ripristino della “verità”, in primis perché si tratta di un genere femminile che nella nostra terra è di difficilissimo reperimento in ogni sede, anche perché troppo impegnata a passare da un letto all’altro, ad abbracciare uno piuttosto che un altro in un frenetico bunga-bunga poco utile nel nostro caso ed in secundis in quanto io per primo so bene che la verità può essere vestita e rivestita come si vuole in mille modi ad essere usata come fosse un contrario in continua espansione e modificazione.
Preferisco parlare di fatti. Che è cosa ben diversa.
L’Officina di Studi Medievali propone, circa un paio d’anni fa, al Comune di Castelvetrano la ripubblicazione del suddetto volume, una cui prima edizione, in cui si evidenziavano numerosi errori di stampa, imprecisioni, immagini e piante non ben riprodotte etc.., era stata stampata per le preziose cure finanziarie del locale Lions di Castelvetrano e del suo presidente, dott. Sebastiano Luppino.
La nuova edizione avrebbe sanato, cosi come è stato, queste imprecisioni e mende ed avrebbe restituito al volume la piena dignità contenutistica e grafica che meritava e per di più in un numero di copie adeguato a darne “gratuitamente” una ampia ed adeguata diffusione, cosa che non era stata possibile con la prima edizione.
L’Officina che, oltre ad essere un prestigioso centro di formazione scientifica e di diffusione culturale a livello nazionale ed internazionale che opera da oltre trent’anni a livello nazionale ed internazionale (da oltre un anno ha anche, per le attenzioni e disponibilità del sindaco dott. Giovanni Pompeo, una sua sede a Castelvetrano presso l‘Arehivio Storico Comunale) è anche casa editrice iscritta alla CCIAA di Palermo dal 22/09/l999 con il n. 216587, al Registro Nazionale della Stampa e dell’Editoria dal 29/U5/1985 con il n. 1583 (Vol. 16 – Fol. 657), al Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.) dal 29/08/2001 con il n. 582; ed al Registro Nazionale delle Ricerche dal 10/02/2010 con i1 n. 59959SNJ, con un suo ampio e ricco catalogo, ha curato la ripubblicazione del volume curandone, presso la Tipografia Rago di Castelvetrano, la stampa di n. 1000 copie per l’importo complessivo di €. 15.000,00 sul finanziamento totale (sotto forma di acquisto copie) di €. 16.000,00 deliberato dal Comune in favore de11a stessa Officina.
Al Comune, per la sua gratuita distribuzione, sono state consegnate n. 850 copie mentre n. 150 copie sono state trattenute dalla stessa Officina.
Di queste, detratte le copie che per obbligo di diritto di stampa vanno spedite a 5 biblioteche italiane specifiche, detratte le copie d‘archivio (5) dell’Officina e le copie collocate in biblioteca de1l‘Officina a disposizione del pubblico (2), le rimanenti sono state imballate e spedite, a cura e spese della stessa Officina, in Italia ed all‘estero, a Biblioteche pubbliche qualificate, Istituzioni che si occupano di storia de1l‘arte e di storia municipale, a singoli studiosi e ricercatori interessati, a riviste bibliografiche per garantire una adeguata informazione a1l’interno del vasto mondo della cultura.
Gli autori del volume, Bonanno, Giardina e Calcara non hanno ne richiesto né avuto nessun compenso finanziario per il loro lavoro di studio, di ricerca e redazionale, che è stato svolto per mera passione, al servizio della collettività e senza alcun interesse economico; lo stesso è avvenuto anche da parte del fotografo Napoli che ha fornito “gratuitamente” immagini, foto, mappe e riproduzioni.
Questi sono i fatti!
Chiunque sostenga od affermi altro non è che dichiari il falso, che è cugino di sangue della verità e che, come la cugina, si comporta girando impegnati postriboli a servizio del migliore offerente, ma semplicemente non prende atto dei fatti. Il che è ancora più grave.
Nulla ho da aggiungere né altro voglio aggiungere.
Prof. Alessandro Musco
Presidente dell’Officina di Studi Medievali
www.officinastudimedievali.it
Ringrazio di cuore chiunque abbia collaborato per far uscire “La Città Palmosa”.E’ un libro meravigloso.Grazie.
Ringrazio anchio sia il Lions, sia l’Officina di Studi Medievali sia il Comune di Castelvetrano per una iniziativa che ha finalmente dato a Castelvetrano una sua prima vera e organica storia, sia pure limitata al XVII secolo. Un’opera di altissimo valore scientifico, corredata di una sterminata bibliografia critica, di puntuali riferimenti archivistici e di un eccezionale corredo iconografico. Qualcuno, prima di parlare a vanvera, se lo procuri questo libro e se non altro si guardi almeno le figure.
Grazie, ovviamente, anche agli autori, da cui attendo con ansia il II volume!
Per incarico del prof. A. Musco e a nome anche del coautore A. Giardina e dei consulenti G. L. Bonanno e V. Napoli, desidero precisare che il presidente del Lions Club di Castelvetrano nell’a.s. 2006-2007 era il dott. Rosario Muscarà, al quale va riconosciuto il merito di avere patrocinato e seguito con pervicace passione le fasi che hanno portato alla prima meritoria pubblicazione del volume “La Città Palmosa”, il cui rapido esaurimento ha indotto successivamente l’Officina di Studi Medievali alla iniziativa della sua ripubblicazione.