Abolire l’autonomia della Regione Sicilia. Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, è convinto che sia una soluzione indispensabile, perchè “la nostra Regione ha dimostrato di non meritare l’autonomia e la facoltà di legiferare”.
Al Fatto Quotidiano il conduttore tv e regista cinematografico divenuto celebre con il film “La mafia uccide solo d’estate” raccoglie la provocazione lanciata da Pietrangelo Buttafuoco sulle pagine del quotidiano e affonda la critica nei confronti della sua terra d’origine.
“Forse è arrivato il momento di fermarci e riflettere” dice Pif, secondo cui “la Sicilia ha fallito. Non ha speso i soldi o li ha spesi male. Quando ha avuto l’opportunità, ha mostrato i vizi della politica centrale”.
Mafia, corruzione, criminalità. “La mafia esisterà fino a quando i siciliani lo vorranno” afferma Pif, “il giorno in cui si sveglieranno e diranno che non la vogliono più, la mafia prenderà un’altra strada”.
I siciliani, appunto: “Noi siamo i falliti – prosegue – Niente avviene a caso. Se la classe politica ha sperperato il patrimonio non solo economico, ma culturale, la colpa è nostra che abbiamo permesso che lo facessero. Oggi non serve levare il sangue al tumore, non serve a niente. Abbiamo legalizzato gli inciuci, le ruberie, cosa andiamo a difendere? Abbiamo perso, è ora di riconoscerlo”.
Pif non esprime un giudizio di merito su Rosario Crocetta e la sua amministrazione, si limita a dire che “Crocetta divide e non unisce. Questo accade da molto prima dell’intercettazione”. Crocetta “ha dei problemi, ma non è il grave problema. Non vedo nessuna luce in fondo al tunnel. Alziamoci in piedi e diciamo che abbiamo perso. Se dopo 69 anni l’autonomia, che poteva migliorare la qualità della vita, è stata usata in questo modo, non vedendo un cambio di mentalità, è meglio non averla”.
Pif si domanda “quanto abbiamo ancora voglia di accettare” lo stato di cose; di accettare “lo stato in cui versano le infrastrutture” ad esempio, “ferrovie e autostrade che praticamente non ci sono, gli ospedali. La mobilità è limitata: da Catania a Palermo occorrono 5 ore di treno per 200 km. E Catania e Palermo sono come Roma e Milano, dovrebbero avere un collegamento continuo e rapido”. E conclude: “Perché un deputato siciliano guadagna quanto un deputato del Parlamento? La meritocrazia e la logica vorrebbero che l’amministratore di 60 milioni di persone percepisca di più di quello che ne gestisce 2. L’azienda di un privato lo farebbe”.
fonte. www.huffingtonpost.it
AUTORE. Redazione
la dura realtà…
Scimmiotta Buttafuoco? Quando è un sinistroso a dir le cose, allora ha maggiore risonanza?
@ Hidalgo : ed invece, secondo lei, come sarebbe?
Ho sempre pensato che è palese che l’autonomia siciliana vada sospesa per manifesto cattivo uso. Magari tra un paio di generazioni la ripristiniamo. Forse.
PIF ha la capacità di dire cose sensate senza troppo clamore, se non quello che si innesca a seguito della sua fama. E’ la verità, lo sanno tutti, meritiamo di essere dominati, ma quale autonomia…
Credo che la maggioranza dei siciliani non merita di essere “governata” da questa classe politica, almeno io sono stanco di sentirmi dire che la Sicilia ha mille potenzialità e che continua a sfruttare in mopo pessimo.
colonia USA subito!!
‘Questa ‘ classe politica é espressione di ‘questi’ siciliani. Della maggioranza di noi, quantomeno.