«A Triscina non esistono nuovi problemi, per via del nuovo piano regolatore. La buona notizia del finanziamento del nuovo depuratore di Castelvetrano indica che la borgata potrà avere presto il primo sistema fognario, dopo tanti anni d’attesa».
A dirlo è il sindaco di Castelvetrano, Felice Errante che dopo l’annuncio dell’imminente arrivo del finanziamento per il nuovo depuratore, risponde alle critiche mosse in questi giorni al nuovo piano urbanistico della città, in fase d’approvazione da parte del commissario ad acta, nominato dall’assessorato regionale.
Nel nuovo piano ci sarebbero alcuni limiti per aree specifiche di Triscina. La scelta di dare mandato al commissario per esitare il nuovo PRG è scaturita dopo che il Consiglio comunale non aveva più i numeri per valutare l’atto amministrativo redatto dall’Ufficio di Piano, per via dell’incompatibilità di molti consiglieri comunali .
La querelle è relativa alla parte che riguarda la zona della fascia dei 150 metri, le famose case di Triscina che non possono essere sanate e che dovrebbero essere abbattute. Nel nuovo piano regolatore non esiste il riferimento al disposto «B4» che indicherebbe, invece, una zona edificabile e comunque da urbanizzare.
Il commissario ha approvato quanto suggerito dallo stesso ufficio di piano comunale. Dunque, secondo alcuni tecnici, mancando la zona B4 nell’area di Triscina interessata dei 150 metri non sarà possibile neanche dotare di infrastrutture l’area abitata in questione, dove insistono molte case abusive sanate con i varie leggi urbanistiche del passato e tante altre non sanabili perche costruite in periodi diversi.
di Filippo Siragusa
per GdS
come si suole dire: ne carni, ne pisci !
Triscina è una nostra creatura, così l’abbiamo saputa fare, questo sappiamo fare e questo siamo come popolo. Tutte le chiacchiere sono relative e fanno solo rumore
rispetto ad una realtà che è là, così come la vedete tutti, guardatela bene!
E quindi se siamo così, ancora oggi, non ci possiamo aspettare soluzioni che sappiano guardare al futuro. Sostanzialmente nella fascia dei 150 metri si è deciso che rimarrà tutto per come è ora. Bello, veramente bello. Certe bellezze vanno salvaguardate. Rappresentano le nostre origini (del recente passato ovviamente), la nostra cultura.
Pazienza! Chissi semu! Di s’erba è fatta la scupa! Diceva un nostro concittadino ….
Sulla questione il consiglio comunale ha alzato bandiera
bianca, la giunta municipale ha guardato altrove e l’ufficio di piano ha vestito i panni di Ponzio Pilato.
Il risultato è una solenne e “fantozziana” ca..ta.
non vorrei dire, ma credo che le colpe di tali ritardi non sono tanto del comune, ma dei dirigenti della regione che spesso, davanti a progetti o proposte del comune di Castelvetrano, di qualsivoglia fazione politica, su Triscina, manifesta pruriti e ritrosie che impediscono una evoluzione verso qualunque senso di marcia. Chiedete a chi ci ha avuto a che fare, per credere, senza dietrologia o altro. Non c’è dirigente della regione che voglia dipanare ‘sta matassa…
@Francesco : non la possono dipanare. Perché, per legge, qualunque proposta di recupero comporta un robusto programma di demoliti. Che il Comune non se la sente di proporre. Con il bel risultato di tenersi un territorio gravemente svalutato in toto, quando potrebbe essere, in gran parte, recuperato.