Si ritorna a parlare della questione del porticciolo di Selinunte, questa volta negli ambienti di Palazzo Montecitorio a Roma. L’On. Vita Martinciglio, ha presentato ieri mattina una interrogazione a risposta in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Riportiamo di seguito il contenuto del documento.
AUTORE. RedazioneAl Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti – Per sapere – premesso che: Selinunte, frazione marinara del Comune di Castelvetrano, famosa per il parco archeologico più ampio e imponente d’Europa, è una località balneare molto rinomata e frequentata nella stagione estiva da turisti provenienti da tutto il mondo;
il porto di Marinella, che insiste nella frazione di Selinunte, versa ormai da tempo in gravi condizioni causate, in primis, dall’insabbiamento del porto divenuto ormai impraticabile per chiunque voglia entrarvi (o uscirvi), con tutto ciò che ne consegue in termini economici, avendo la mancata escavazione messo a rischio tutta l’attività del comparto pesca i cui proventi rappresentano spesso l’unico introito per molte famiglie della borgata;
a limitare e, in alcuni casi, ad impedire l’ingresso e l’uscita a qualsiasi imbarcazione anche una barriera di alghe situata proprio all’imboccatura del porticciolo, un ulteriore disagio del quale è stato di recente incaricato anche il Genio Civile di Trapani a cui è stato richiesto un intervento di emergenza volto alla loro rapida rimozione;
a quanto descritto, si aggiunga anche che il porto è stato ripetutamente interessato dal crollo di ampie porzioni di banchina che hanno ulteriormente compromesso il già precario stato dei luoghi, la cui inagibilità sta arrecando danni ai pescatori e agli esercenti del posto nonché all’immagine stessa del sito di Selinunte, la cui incuria ha inevitabili ricadute anche sul piano turistico; il cedimento strutturale del porticciolo di Marinella di Selinunte è da ricondurre a numerosi fattori tra cui, verosimilmente, alla errata esecuzione di lavori che avrebbero determinato l’instabilità della parte esterna del molo da cui è poi derivato il crollo;
la situazione rappresentata rende improcrastinabile l’adozione di interventi immediati e risolutivi volti a bonificare l’area.
Tra questi, l’escavazione e il dragaggio del porto necessaria per rimuovere la sabbia accumulata nei fondal, un’azione che, tuttavia, andrebbe inserita in un più ampio e complesso progetto di interventi finalizzato alla messa in sicurezza dei luoghi, anche mediante il ripristino dell’opera infrastrutturale–: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza della grave condizione del porto di Marinella di Selinunte e quali azioni di sua competenza intenda assumere per sanare i disagi prodotti dall’insabbiamento e dai cedimenti strutturali al fine di rendere agibile e fruibile la struttura a tutti i cittadini – soprattutto ai pescatori e agli esercenti commerciali – e ai turisti che frequentano la località di Selinunte;
se, in particolare, intenda adoperarsi per avviare in tempi celeri i lavori propedeutici alla bonifica dello specchio d’acqua attraverso la escavazione del porto e il ripristino della banchina e del molo.
Presentatore: On. VITA MARTINCIGLIO
Data presentazione: 03/12/2019 12:50
Bella interrogazione che, forse, andava indirizzata al viceministro al ramo, grillino e siciliano, Cancelleri. Ma la competenza per risolvere il problema non spetta alla Regione?.