E’ passata una settimana dalla sit-in di protesta dei pescatori di Selinunte che la scorsa domenica hanno manifestato nella borgata per portare l’attenzione delle istituzioni sulle terribili condizioni alle quali sono costretti a lavorare.
Oltre 100 persone vivono di pesca a Marinella di Selinunte. La banchina è distrutta, le imbarcazioni rimangano incastrate tra sabbia e posidonia. Quando riescono a liberare i natanti, i pescatori sono costretti a raggiungere Sciacca per fare rifornimento, un viaggio di circa un paio d’ore. Al porticciolo di Marinella infatti, da oltre un anno, non è più disponibile nemmeno il distributore i carburante. Dopo aver raggiunto Sciacca può succedere che non riescano più a fare ritorno per via delle condizioni meteo.
Per queste ragioni, i pescatori, tramite questo giornale online, desiderano rinnovare l’appello al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci e l’Assessore Regionale, Marco Falcone.
AUTORE. Redazione
È assurdo, inammissibile e vergognoso che nessun politico si stia occupando di questa annosa questione che se per anni ha rappresentato uno stato di degrado di una importante località turistica “italiana”, oggi cosa ancor più grave rappresenta una emergenza lavorativa per numerose famiglie che con grandi sacrifici hanno contribuito all,’economia locale dimostrando grande forza di volontà, onestà e senso del dovere. Spero veramente che chi di dovere si svegli evitando di portare all’esasperazione chi vive di duro lavoro.
E dire che prima delle scorse elezioni regionali son venuti, quelli che oggi governano, a rubare i voti dei pescatori presi all’amo…
I don’t understand. Year after year this goes on. Do the politicians not realize it is less expensive to fix the problem correctly the first time rather then the temporary fixes. Not only will the problem go away, but you will have more resources to apply to other issues.