Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore:
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Il 26 febbraio 2013, G.C. un giovane pescatore di 23 anni ha ricevuto un verbale, dopo un controllo effettuato nella propria imbarcazione dalle autorità della capitaneria di porto di Mazara del Vallo per la verifica della pesca del novellame nel porticciolo di Marinella di Selinunte in provincia di Trapani.
Durante il controllo sull’imbarcazione attraccata al porticciolo non trovando nessun attrezzo di pesca per la cattura del novellame dopo aver perquisito l’intera imbarcazione, hanno ritrovato all’interno di un secchio due esemplari di novellame di sarda provenienti dalle interiora di un’altra specie ittica non vietata dalla legge che si ciba di novellame di sarda.
Dopo il sequestro del secchio con all’interno i due esemplari di novellame le autorità hanno verificato tramite il medico sanitario di Mazara del Vallo confermandone la natura della specie ittica di novellame di sarda. Le autorità marittime di Mazara del Vallo dopo il controllo hanno deciso di punire penalmente il giovane pescatore che da pochi mesi è il comandante e proprietario dell’imbarcazione.
Queste sono le parole del giovane pescatore:
AUTORE. Vincenzo AccardoSono stato trattato come se nella mia barca ci fossero tracce di armi o di droga. Stavo solamente svolgendo le mie normali attività di pesca autorizzata dalla legge. Ritengo ingiusto essere stato accusato penalmente per DUE esemplari di novellame di sarda nonostante io non effettui questo tipo di pesca essendo consepavole che è vietata dalle leggi marittime.
Io stavo lavorando onestamente per quei pochi soldi che si guadagnano in questo periodo invernale e durante questo periodo di crisi che bastano a stento per le spese, ora mi trovo in difficoltà a risolvere questa situazione.
E’ assolutamente vergognoso!!!
Quelli che pagano sempre sono solo le persone che faticano ad andare avanti e che magari pagano regolarmente tutte le tasse per ingrassare i porci che votiamo!!
Finiamola!
so ben capito,il pesce veniva ritrovato dentro le interiora di un’altro pesce nn vietato……quindi perche non multare il pesce che a ingoiato le novelle?invece di multare il pescatore!!….la capitaneria di porto di Mazara del Vallo,dovrebbe fare una campagna di informazione presso tutte le specie marittime (E NON) che i pesci in questione sono delle novelle(specie intoccabile)….cosi facendo,i pescatori non saranno colpevoli di quello che mangiano altri pesci………………………………………………ma stiamo scherzando!!!
incredibile…………semplicemente incredibile…….
cosa si riesce a fare in italia e in sicilia pur di affondare e portare sul lastrico chi lavora onestamente per portare a casa qualche tozzo di pane…..si perchè di tozzo di pane si tratta………..CHE SI VERGOGNINO LE ISTITUZIONI E LA CAPITANERIA DI PORTO IN PRIMIS
p.s. si trattava di un secchiello con all’interno pochi pesciolini non di centinaia di kg…..a quest’ora saranno finiti sicuramente sulla loro brace (cap. di porto)
Ecco cosa succede a chi lavora onestamente. Questa è l’Italia! SCHIFO
Salve,
in questo periodo di confusione esistenziale che pervade tutti i livelli della vita sociale, cercare il caprio espriatorio per fare scalpore sull’opinione pubblica è sotto l’occhio di tutti.
Non sto qui a dire se è giusto o sbagliato pescare il bianchetto, in quanto l’attività di pesca è stata vietata dall’Unione Europea e che la Regione Siciliana, cercando di dare una boccata di ossigeno alla piccola pesca, aveva riaperto per 40 giorni in certi compartimenti di pesca regionali. La Regione, facendo ciò rischiava una procedura d’infrazione dall’UE, quindi ha deciso di bloccare il decreto. Sarebbe auspicabile una buona volta di fare un piano gestione delle specie ittiche a livello regionale, dove si salvaguardino le risorse del mare e il lavoro dei pescatori, i quali ormai sono anch’essi in via di estinzione.
Punire un giovane pescatore, nel quale si ha una tradizione secolare nel campo della pesca essendo discendente da famiglie di pescatori, solo perchè sono stati trovati due esemplari di novellame di sarda, che erano negli intestini di pesci pescati e rimasti nel secchio dopo l’eviscerazione degli stessi e destinati al consumo proprio o alla vendita sembra esagerato e diciamolo vessatorio.
La legge bisogna rispettarla e bisogna rispettare il lavoro della capitaneria di porto, ma gli uomini addetti al controllo devono capire che quei giovanili di sarda trovati nel secchio erano resti di un pasto di pesce, che poteva essere per esempio un merluzzo o una palamita, pesci che si cibano di novellame di sarda. Si sa che pesce grande mangia pesce piccolo.
Speriamo che al giovane gli sia data la possibilità di potersi difendere nelle sedi opportune e che possa uscire pulito dalle accuse a lui rivolte in quanto dal racconto dei fatti non si riscontrano gli estremi penali a lui ascritti.
Oramai non siamo più in Italia ma a Cuba chi lavora in proprio e reato!!!
A mio parere se il giovane avesse trafficato armi o droga sarebbe stato trattato meglio. Che la capitaneria di porto si ravveda al più presto, dovrebbero tutelare la piccola pesca e fare più controlli sulla grande.
siamo sotto la dittatura del potente che gode nel vedere sprofondare nelle viscere della miseria il povero lavoratore onesto………..il detto non sbaglia mai….
“poveretti i poveri”
Pescatori che gettano le loro reti vicinissimi alla costa, oppure che vanno a pescare usando delle piccolissime imbarcazioni senza documentazioni ne uno straccio di licenza per svolgere questa attività.
A questo punto mi viene da pensare che la Capitaneria vede solo quello che vuole vedere!
Tutto questo mi sembra davvero assurdo e stento a credere quanto ho letto in questo articolo.
Qui si sta parlando di procedure penali nei confronti di un giovanissimo ragazzo che svolge onestamente e con tutte le carte in regola, quindi pagandone anche le tasse, questa antica attività che oggi come oggi pochissimi giovani svolgono.
Siamo davvero arrivati al punto che anche la gente onesta viene trattata come dei delinquenti?
La legge è importante e va applicata, ma questo signore che ha svolto la perquisizione, doveva evitare di mettere in difficoltà questo giovane pescatore, soprattutto perché l evidenza dei fatti era molto palese.
Se io una mattina mi sveglio e mi metto a sparare in piazza, si presuppone che io abbia in mano una pistola o almeno un fucile! Come può questo pescatore aver pescato questi due esemplari di novellame di sarda, se alla perquisizione attenta della capitaneria , non sono state trovate nemmeno le attrezzature per svolgere questo tipo di pesca così tanto odiata dalla U E ?……
Il giovane è stato molto chiaro nello spiegare che lui non attua la pesca a questo tipo di pesce perché conosce le normative Europee che ne vietano la pesca. Inoltre a continuato a chiarire dicendo che questi due famosi e minuscoli esemplari di novellame di sarda provenivano dalle interiora di un pesce la quale cattura non è fonte di interesse per la Comunità Europea.
Dato lo sviluppo dei fatti sono arrivato alla conclusione che questo esponente della Capitaneria, che ha svolto la perquisizione , non sia a conoscenza del fatto che, per una naturale, semplice e antichissima legge di natura, il pesce grande mangia quello piccolo!
A mio parere questo accade quando si dà potere a persone totalmente incompetenti.
Spero che quanto accaduto non implichi ulteriori guai al nostro giovane amico pescatore e che si risolva tutto nel migliore dei modi.
PS : Tutto serve per fare esperienza nella vita. Sii forte giovane marinaio selinuntino e non arrenderti mai.
Come il pesce grande mangia il pesce piccolo, la persona con alto grado mangia il piccolo lavoratore di turno… non c’è più mondo, queste sono persone senza cuore, che non capiscono che così rovinano un piccolo ragazzo che si sta cercando di creare il proprio futuro lavorativo! fatevi un esame di coscienza e pensate prima di agire…
Non c’è più mondo, o ancora meglio non c’è più italia!!!
E’ mai possibile che il “medico sanitario” abbia accertato solo la specie di novellame e non abbia capito la provenienza dalle “INTERIORA” di un pesce più grosso pescato regolarmente?
Molte volte assistiamo a degli eccessi , in tutti i sensi sia positivi che negativi , che la logica delle cose , non dovrebbe trasformare in barzellette e che molte volte appena prendono largo e si diffondono sotto forma di cronaca a livello internazionale ( visto la potenza di internet ) si capisce che l’eccesso di zelo storpia e si trasforma in esempio negativo , per chi prima di operare qualsiasi sanzione o anche giudizio , dovrebbe valutare le dinamiche dei fatti o essere come volte volte si dice , come il buon padre di famiglia , che prima di rovinare un ragazzo , per alcuni millimetri di pesce( così misurano 2 esemplari di neonata ) , molte volte quasi invisibile a occhio nudo , dovrebbe farsi un esame di coscienza e non elargire multe solo per fare il budget del corpo di appartenenza , perchè l’assurdo è che c’è chi esce fuori per portare un pezzo di pane a casa e c’è chi esce da casa per trasformare questo pezzo di pane in pezzo di carta ………..non trasformiamo la crisi che c’è in atto in un atto tragicomico , andate a cercare i veri reati o le truffe conclamate …. a mio modo di vedere dai fatti raccontati , qui oltre al vero corpo del reato , manca pure la pistola fumante …..
La legge bisogna rispettarla e bisogna rispettare pure il lavoro della Capiteneria di porto e della Procura di Marsala, che evidentemente ha degli elementi validi per convalidare questo provvedimento. Immaginatevi l’aula di un tribunale: un Giudice, un P.M e un avvocato difensore che dibattono; il P.M:”Lei è un criminale, aveva due esemplari di novellame in un secchio…” Come difendersi da tutto cio’! Per arrivare a questo punto siamo davvero combinati male, si parla di tagli, di crisi, di ripresa economica, di aiuti all’impresa e cosa facciamo: spendiamo soldi per un processo con esito scontato senza capire dov’è il reato. Qualcuno è in grado di spiegarlo? Qualcuno dovrebbe comminciare a riflettere seriamente sulle proprie azioni, e se qualcosa non va, cerchi aiuto a chi di competenza anziché rovinare la vita degli altri.
Auguriamoci che il Giudice dia un segnale forte e chiaro per continuare ad avere fiducia nelle istituzione.
Auguri al pescatore di Selinunte.
Il problema è che in Italia in questo lungo periodo di merda nel quale la gente non vive più e il popolo è ridotto in uno stato di “DITTATURA” ci sono tanti giovanotti di bella speranza che essendo arrivati a vestire una divisa (e mi riferisco a tutti i tipi di divisa), si sentono i paladini della giustizia, degli sheriffi che, blocchetto o non blocchetto in mano, si sentono di spadroneggiare come degli Dei in terra sapendo bene che vestendola nessuno può giudicare il loro operato e sapendo di essere degli “PROTETTI”, dove non c’è il blocchetto c’è un manganello, dove non c’è un manganello c’è anche di peggio. Ma dico io..con i problemi della NAZIONE vi sembra giusto, onesto e coerente una denuncia simile?…non mi dilungo che è meglio…Però abbiamo superman Crocetta CHE PARLA PARLA PARLA PARLA E NON CONCLUDE MAI UN C@22o.
ho letto un sacco di commenti fatti da persone un pò “ingenue”. cioè, voi state credendo alle parole di un pescatore disonesto che rovina le già poche risorse del mare e che cerca di prendere tutti in giro, ma nn fatemi ridere per favore, novellame nelle interiora del pesce, come se i pescatori di selinunte hanno il vizio di pulire il pesce pescato a bordo, VERGOGNA. Ancora non lo avete capito che qualche pescatore di selinunte crede di essere più furbo delle Istituzioni, certo se poi c’è chi ci casca. E’ già da qualche anno che usano passare il novellame ad altri natanti da diporto con a bordo persone del palermitano e che nascondono le reti dentro delle sacche direttamente a mare per non farle trovare nei controlli (tutto ciò l’ho visto fare direttamente io)e rientrare così in porto senza pescato e senza reti. Continuate a credere a tutto ciò che vi viene proprinato da questa gente ed attaccate sempre chi compie onestamente il proprio lavoro cercando di salvare ciò che è ancora salvabile del mare, vedrete poi che eredità lascerete ai vostri figli……
Antonino Leone ha messo il dito sulla piaga, ma con il garantismo spinto all’eccesso (per coprire le malefatte del Cavaliere nazionale), con i vigilantes che fanno il bello (non vedono, per esempio, gli atti di bracconaggio che continuano a caccia chiusa, non riescono a porre un freno agli attacchi che vengono quotidianamente portati al territorio e al nostro patrimonio naturale) e il cattivo tempo, ci vuole dire Sabine come può essere affrontata la problematica chiaramente esposta da A. Leone?
Se il signor Leone sarebbe un po più informato, non farebbe commenti del genere. Mi sembra che lei è un po di parte. Innanzi tutto nei mesi di febbraio e marzo abbiamo una grande produzione di novellame sotto costa di cui i pesci più grossi si nutriscono. Non ci vuole un scienziato per capirlo. Ma dovrebbe informarsi al servizio sanitario che gli spiegherebbero che alcuni pesci, esempio palamiti, merluzzi ect rigurgitano il novellame quando sono catturati. E sempre stata usanza dei pescatori di pulire in mare il pesce che portano a casa per mangiare ed è facile di trovare nelle interiora del novellame.
Seconda cosa, il signor Leone dice di aver visto pescatori mettere la rete per catturare il novellame in sacche e buttarla in mare. Ebbene io ho visto questo tipo di rete e vi posso assicurare, visto le dimensioni (400 metri circa di lunghezza, 15 metri di larghezza in più galleggianti e la bellezza di 500 kili di piombo) entrarla in una sacca è un po complicato. Lei non sa cosa significa essere pescatore.
Lei parla dei pescatori di Selinunte, che fanno una pesca artigianale con piccole imbarcazioni senza avere un grosso impatto sulle rissorse biologiche, non si occupa della grande pesca, esempio le volante di Sciacca che distruggono il mare o delle barche di strascico che arano il fondale a due passi della spiaggia, quelli non si toccano!!!!! Non le vede il signor Leone, come mai???
Si ricordi che la gente che fa onestamente il proprio lavoro viene rispettata e ossequiata. La prottezione dell’ambiente non è a convenienza, sarei davvero delusa da lei se a Pasqua sulla sua tavola ci fosse l’agnello, è novellame legalizzato, se lo ricordi.
Sig.ra Sabine, da come scrive, secondo me lei una rete da novellame non l’ha vista mai. Se sono preparato su qualcosa è proprio sulla pesca, sull’ambiente marino ect….. è uno dei miei campi lavorativi, per cui, scusi l’immodestia, ma quando ci vuole ci vuole, su questo penso di saperne un pò più di lei. Non so da chi ha assunto queste notizie ma le posso rispondere punto per punto diciamo in maniera un pò più scientifica così costaterà lei stessa quanto sono informato:
1) Il novellame è presente nei nostri mari tutto l’anno, ma in particolar modo quello di novellame di sardina (sardina pilchardu) è presente, sottocosta, sopratutto in questo periodo dell’anno e, appunto, forse l’unica cosa giusta che ha detto, i predatori vengono sottocosta per cibarsene, ma non trovandone più cambiano zona di pesca (primo danno per i pescatori seri), da qualche anno questa gran massa di novellame non c’è più, tanto che gli stessi pescatori lamentavano l’assenza del novellame, è normale che aumentando lo “sforzo di pesca” diminuisce il numero dei neonati, è un ciclo vorticoso forzato, meno neonata, mrno pesce adulto, minor nascita, mi pare abbastanza logico.
2) Mi sa che lei non è mai stata ad un mercato del pesce ne a selinunte, ne a sciacca, lei il pesce lo compra solamente in pescheria, dove glielo puliscono davanti, in un mercato ittico non troverà mai pesce senza interiora, forse l’unico pesce che puliscono è il pesce sciabola “lepidopus caudatus” per non far vedere le larve di “anikasis” che si trovano, di solito, in gran numero al suo interno.
3)secondo me lei non conosce le reti, una rete lunga 400 mt, larga 15 con 500 kg di piombo, SIGNORA PARLIAMO DI UNA SEMPLICISSIMA RETE DA NOVELLAME MICA DI UNA SPADARA, la rete di novellame è abbastanza piccola facilmente riconoscibile in quanto per tenerla a galla, perchè è là che si trova il novellame, non ha una lima dei piombi molto evidente, ma di evidente ha i palloni, solitamente semplici palloni da calcio di spiaggia, per tenerla a galla, altra caratteristica è il sacco, che visto che lei non sa di cosa si tratta le dico che è la parte finale della rete dove alla fine si raccoglie il pesce, che praticamente è senza aperture in quanto il novellame è molto piccolo. Questa rete è abbastanza piccola, infatti sta benissimo su una di queste barche di selinunte e sopratutto è molto facile infilarla dentro un contenitore da buttare in acqua segnalandola con un segnale da pesca.
4) guardi i miei commenti di altre discussioni precedenti e vedrà come critico la pesca a strascico o la pesca volante (che non stoo qua a spiegarle di cosa si tratta), ma mi pare che in questa discussione non si parla di questo genere di pesca. Ma una piccola precisione gliela voglio fare, la pesca artigianale di selinunte, quella che hanno sempre fatto, pesca con reti da posta, palangari, circuitante, è una pesca “passiva” a basso impatto ambientale in quanto è il pesce che va verso la rete e non al contrario, invece la pesca a strascico, volante ed anche la neonata (che artigianale di certo non è) è una pesca attiva, cioè è la rete che va verso il pesce e questa è dannosa sia per il pesce che per la flora marina (come vede fra queste c’è pure la pesca al novellame).
Io rispetto e ossequio tutti coloro che lavorano ONESTAMENTE ma questa gente che lavora in maniera egoistica pensando solamente a se stesso e fregandosene dell’ambiente, del mare (cioè del piatto dove mangiano) no, anzi se posso li colpisco anche duramente.
Si l’agnello è una pecora novella, ma mica viene cacciato in maniera indiscriminata, ha fatto un paragone che non c’entra assolutamente nulla.
Non si offenda ma secondo me è lei quella di parte e di pesca, di ambiente e di mare ne capisce poco o niente. PRIMA DI DIRMI CHE NON SONO INFORMATO SI STUDI UN POCO LA MATERIA E POI NE POTREMO RIPARLARE.
Il suo commento, Signor Leone, mi sembra in parte fuori luogo, al contrario di quanto afferma Sabine. Lei non può giudicare l’operato del giovane pescatore perchè, da come lei scrive, si denota una netta ignoranza per quanto riguarda la realtà dei fatti.
Come mai la presenza del novellame nelle interiora del pesce la fa ridere?? Forse non è a conoscenza del fatto che, per una naturale, semplice e antichissima legge di natura il pesce grande mangia quello più piccolo! Sappia che non tutti i pescatori sono disonesti e si prendono gioco delle istituzioni come lei afferma. E’ giusto punire il furbetto, ma non è corretto accanirsi in questo modo contro chi onestamente e con grandi sacrifici porta il pane a casa.
E’ del tutto scorretto far partecipe il giovane pescatore delle male fatte che lei dice di aver visto con i suoi occhi. A differenza dei pescatori di altre zone, quelli selinuntini sono molto legati al proprio mare e di conseguenza sanno come prendersene cura, sanno che devono rispettarlo sopratutto perchè è la loro unica fonte di sostentamento, inoltre inculcano quest’amore e rispetto verso il mare ai loro figli.
In quello che lei scrive ho colto parecchie fesserie, come per esempio, che i pescatori non puliscono i pesci a bordo. Io le posso confermare, ed è anche risaputo, che parecchi pescatori puliscono sulle proprie imbarcazioni il pesce destinato al consumo personale.
Chi compie davvero onestamente il proprio lavoro, come la capitaneria di porto, dovrebbe rendersi conto che non tutte le situazioni che si verificano devono per forza portare verso un procedimento penale; Ogni caso, come lei ben sa, va valutato singolarmente e non facendo ricadere su soggetti onesti accuse che non li riguardano.
E’ proprio scorretto fare di tutta l’erba un fascio.
Questo non è l’articolo di un pescatore DISONESTO e di conseguenza le sue parole ritornano ad essere fuori luogo; Qui si parla di difendere chi svolge legalmente la propria attività.
Da quanto io ho potuto constatare, i commenti non sono stati fatti da persone ingenue, ma da ONESTI cittadini lavoratori e non, che hanno espresso solidarietà verso il giovane pescatore, valutando soltanto la realtà dei fatti e non aggrappandosi a pregiudizi negativi e stereotipi come ha fatto lei Signor Leone.
Se lei ha letto bene l’articolo, l’imbarcazione che è stata perquisita era del tutto priva dell’attrezzatura necessaria per lo svolgimento della pesca del novellame, ma era, ed lo è tutt’ora, piena di reti sempre ben in vista e controllate dalle autorità competenti, per la cattura di specie di pesci non vincolati da nessun tipo di divieto.
Nonostante tutto e mal grado io sia totalmente contrario al suo punto di vista, le porgo i miei cordiali saluti.
Signor LEONE come lei ben sa non tutta la nuova generazione di pesce arriva a completare il suo sviluppo.
La nascita non controllata delle nuove generazione di pesci causa gravi problemi a l’ecosistema marino per fatti che non le sto a spiegare perchè sono sicuro che lei ne è già a conoscenza.
Dal suo modo di parlare noto che lei è molto addentrato nel settore e mi da l’impressione di un esponente della capitaneria di porto o guardia costiera, o un accanito ambientalista.
Signor Antonino Leone, sono un pescatore con 40 anni d’esperienza, conosco benissimo tutte le tipologie di pesca.
La rete per la pesca del novellame chiamata ” SCIABICA”, forse lei non lo sa o se lo sa non mi importa, devo dare ragione alla Sign.ra Sabine, che è una rete a circuizione lunga 400 mt. alta 30 mt, con il sacco dove viene catturato il pesce così detto NOVELLAME che è 30 mt.
Non è fatta con i palloni come dice lei, ma è fatta per tutti i 400 mt di galleggianti di sughero distanti l’uno dall’altro 10 cm. La parte di sotto è formata forse più di 400 kg. di piombo.
Quindi Signor Leone non si cattura il pesce solo sotto costa, ma si può arrivare fino a 6 km dalla costa, di profondità d’acqua circa 80 metri. Ad un pescatore per fare questa rete chiamata SCIABICA viene a costare circa 8 mila euro e non può entrare mai in sacchi o contenitori come dice lei. I PESCATORI ONESTI IN QUESTO PERIODO DATO CHE C’E’ QUESTO DIVIETO DELLA PESCA DEL NOVELLAME NON L’EFFETTUA NESSUNO!!!
La invito a informarsi bene…
Sig. Emanuele la fesseria l’ha detta lei, lei stesso ha scritto che il pesce lo pulisce chi lo pesca per uso personale, ma se legge l’articolo noterà che in questo caso si trattava di un pescatore professionale che lo fa per lavoro e loro il pesce non lo puliscono. Poi non mi dica che tutti i pescatori di selinunte proteggono il mare, è naturale che io non faccio di tutta un erba un fascio, me ne guarderei bene, ma se permettete so di cosa parlo e so bene che alcuni, ma non solo loro, vanno ad effettuare pesca illegale di novellame alla faccia dell’amore per l’ambiente e per il mare. Poi se la sanzione è penale o amministrativa non viene deciso dalla Capitaneria di porto, ci sono sanzioni ben precise. Poi mi pare di aver detto che l’attrezzatura viene nascosta a mare, secondo lei chi effettua questo genere di pesca tiene l’attrezzatura sopra la barca in banchina. MA POI DA QUANDO IN QUA LA NASCITA NON CONTROLLATA DI PESCI CREA DANNI ALL’ECOSISTEMA MARINO, forse lei parla di pesci che non appartengono all’ecosistema locale, tipo quelli che vengono dalle acque tropicali passando dal canale di suez, mi sa che ha le idee un pò confuse.
Sig. Nino la Sciabica è un attrezzo molto più grande di quello usato per il novellame, per sapere come è fatta questa rete ne ho viste parecchie ed ho avuto pure la sfortuna di assistere di presenza alla pesca del novellame, per cui non mi venite a dire come è fatta una rete da novellame, prima di dirmi che debbo informarmi io prendetevi la briga di informarvi voi, chiedete in giro e vedrete com’è la situazione. Vi ripeto che la rete da neonata è una rete TIPO SCIABICA, vuol dire che assomiglia come forma alla sciabica ma è notevolmente più piccola, ve l’ho già descritta, per cui sono io che la invito ad informarsi un pò meglio. Se poi dico che vi sono pescatori disonesti che effettuano questo tipo di pesca illegale e che nascondono a mare le reti vuol dire che ne so qualcosa, ma non per sentito dire ma perchè li ho visti. Mi pare naturale dire che questi pescatori non vanno di certo a mare per rubare ma per guadagnare qualcosa per le loro famiglie, ma disgraziatamente non capiscono che impoverendo il mare il settore pesca sta andando, anzi è già andato in crisi, il costo per mantenere una barca aumenta, il costo del gasolio aumenta ed il pesce diminuisce, per quanto possono andare avanti così, se non capiscono loro che debbono lasciare qualcosa ai loro figli chi lo deve capire, per fare un esempio banale ma che possa rendere bene l’idea, una persona che va a correre una maratona distribuisce le forze per tutta la gara perchè se parte veloce a metà gara finisce le energie e non va più avanti, qua è la stessa cosa se non si effettua un pesca più razionale prima o poi il pesce finirà (novellame compreso) e cosa pescheranno sale marino??????
Antonino Leone che si presenta con tanto di nome e cognome, a differenza di chi si cela sotto pseudonimo, sa perfettamente quello che dice e scrive. Come me, non solo a pasqua, mangia l’agnello o meglio il capretto, visto che i vergari eliminano solo i maschi eccedenti od anche le femmine che presentano qualche difetto visibile; visto che come me sa perfettamente che le reti di superficie, fino al un trentennio addietro venivano tenute in affioramento anche con sfere (palle) di vetro. In merito non voglio aggiungere altro, ma visto che l’illegalità, l’anarchia, il malaffare ha ormai pervaso non solo i policanti italiani, voglio ricordare, specialmente a Sabine che ci tiene a fare l’avvocato difensore, che detenere, senza regolare autorizzazione, 2esemplari o 200.000 esemplari di specie animale protetta (come tutte le specie di novellame) è, comunque, reato.
Molto probabilmente entrambi i signori Leone e Sciabica, fanno parte dello stesso lavoro.
Vi meritereste un bel applauso per condannare pure voi penalmente un ragazzo di 23 anni con la sua piccola imbarcazione cercandosi di farsi un futuro, per aver trovato due esemplari di novellame incollati in un secchio pur avendo la barca piena di rete e non quella per prendere novellame! Ma state scherzando o dite vero? Non metto in dubbio la vostra intelligenza, però come si fa a punire penalmente un ragazzo che non ha commesso nessun reato! I veri reati, e so che voi lo sapete, sono ad esempio traffico di armi e droga. Ecco perchè l’Italia purtroppo non va avanti, perchè ci sono molte persone che la pensano come voi!!!
Sig. claudio io posso ribattere in tante altre manierae tenendo sempre a precisare che questa è gente che cerca di portare qualcosa di mangiare, ma per potersi costruire un futuro bisogna prima di tutto far si che ci sia un futuro, ho detto e ridetto che se non si preservano le poche risorse del mare non avranno più niente da pescare e quando troveranno un solo pesce novello faranno a botte per decidere chi lo deve pescare. Poi se l’Italia va avanti per quelli che la pensano come voi se permettete preferisco allora andare indietro. L’applauso lo faccio io a voi per come provate ad arrampicarvi sugli specchi, guardatevi attorno, andate in una bella giornata di mare calmo nella zona di mare compresa fra capo San marco e porto palo e vedete con i vostri occhii cosa succede. Poi ne potremo riparlare
Signor Leone mi sembra che il vero nocciolo del discorso comincia a sfumare, comunque grazie per la lezione di pesca anche se c’è qualcosa che non capisco,come lei afferma per il novellame si usa una rete piccola quindi immagino che non procura danno alla flora e ai fondali marini naturalmente per il discorso del novellame è diverso ;da quello che so questa è una delle più antiche pesche che si esercitavano in Sicilia, fa parte della tradizione e cultura del posto,è stata aperta e regolamentata fino a pochi anni fa e da quello che raccontano i vecchi pescatori non ha mai causato danni al mondo marino , non hanno visto alcune specie di pesce scomparire negli anni a causa di questo.Ma raccontano che da quando esiste la pesca volante molto è cambiato,ci sono specie in via di estinzione poichè c’è una cattura indiscriminata di qualsiasi tipo di pesce ditaglia al di sotto dei 7cm {novellame] che viene massacrato e gettato in mare. Il Ministero la comunita europea le associazioni ambientaliste non parlano cos’è protezione politica, interessi economici, favoritismi.Qual’è il senso di vietare le spadare in Sicilia per poi vedere le imbarcazioni tunisine usarle nelle stesse zone di pesca, dov’è la riproduzione! E no signor Leone è solo una questione di soldi, la Comunita Europea stanzia soldi e alcuni se li dividono a ognuno la sua parte.I giapponesi pescano la balena perche è nel loro menu nella loro cultura e tradizione il mondo guarda e tace. Vede signor Leone la mia fonte è un pescatore di 88 anni che ha cominciato l’attività a l’età di 5 anni e fino a qualche anno fa andava a pescare, quindi non credo che lei conosce una rete di novellame meglio di lui o conosce i tipi di pesca praticate nella nostra zona e quale impatto hanno avuto sull’ambiente marino meglio di lui. Lei è abituato a leggere qualche relazione del CNR e varie associazioni che non fanno altro che aggiustare pratiche e dati per regolamentare afflussi di denaro (fermo biologico, contributi, riserve, aiuti etc…).
Non ho detto che i pescatori puliscono i pesci prima di fare il mercato, ha capito male. Quando parla del lepidopus candatus sappi che fra qualche anno lo potrà vedere solo in fotografia, lei lo sa, vero?
L’agnello non viene cacciato in maniera indiscriminata, viene ucciso in maniera controllato, lei lo trova giusto, io no. L’agnello, il novellame è il giovane pescatore di Selinunte, attaccate e prendete gli squali ! O avete paura che fanno male?
Quale Capo San Marco o Porto Palo di Menfi, ma Favignana, riserva marina. Appena avrò un po’ di tempo disponibile, così come ho fatto su “mazaraonline”, pubblicherò su questa stessa pagina, la nota che mi hanno fatto avere i coniugi Sala (appassionati esploratori subacquei, scappati da Favignana), turisti milanesi, a proposito dei fondali della riserva. Certo, come non essere tristi quando si apprende dell’arresto di un provero ladro d’arance che ha il problema di sfamare i figlioletti, ma l’Italia non va avanti essenzialmente per colpa degli italiani.
chiaramente è facile accanirsi contro un ragazzo di 23 anni , appena all’inizio di questo difficile lavoro dove sulla barca non hanno trovato nessuna attrezzatura per la pesca al novellame ma solo due sardine ammagliatre a una normale rete usata per regolare pesca ..trattato come un criminale dovrà affrontare un processo ..mi sembra essere tornati indietro di 30 anni che pur di multare qualcuno e giustificare la venuta a vuoto.. da due mesi circa il maltemopo non consentirebbe comunque il tipo di pesca che si fa col mare calmo .. e mentre il porto è invaso da alghe storiche ..e mentre mancano i fanali di via all’imbocco per la vita stessa dei marinai di selinunte gli ultimi di una tradizione antica con la pesca locale in barba ai pescherecci di mazara sciacca palermo che con le volanti hanno (asciugato) il mare, si cerca in fondo in fondo anche il petrolio a poche miglia dalle nostre coste..ci vorranno diecimila euro circa finchè giovanni possa riprendersi ..per due sardine..ma penso che non sarà solo giovanni a pagare questo gesto ma tutta la piccola marineria di selinunte..e la cp non dovrebbe fare di tutta l’erba un fascio tutti possiamo sbagliare ..anche le istituzioni che potrebbero rivedersi..
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Milano 9/8/2010, i coniugi Alfredo e Gabriella Sala: “Ti scrivo due righe per finire il discorso iniziato lungo la banchina del porto. Proprio qualche giorno fa ho letto su internet un servizio sulle Egadi: “Nuotare tra delfini e foche alle Egadi”. MAGARI!
Io ho 53 anni e faccio immersioni da quando ne avevo 18. Ritorniamo ai delfini e alle foche, ma mi accontenterei di dentici, orate, spigole, saraghi, cernie, aragoste, astici ecc.. Ma qualcuno di questi esperti ha messo il naso sott’acqua a Favignana? Sai cosa c’è sotto? Il deserto! A parte le meduse, c’è poco o nulla! I fondali sono SPLENDIDI, l’ACQUA LIMPIDA, azzurra come ne ho viste poche ma di PESCE…neanche l’OMBRA. Sono andato anche alla Secca del Toro. Bella, anzi BELLISSIMA, cappello a 7 metri, con pareti a picco che arrivano a 30/40 metri. In un posto come questo, a 3miglia dalla costa, dovresti farti largo tra i PESCI. Ma le Egadi sono o non sono parco o zona protetta? Avete provato a fare delle immersioni a Porcquerolles in Francia o alle Medas in Spagna o per stare a casa nostra al promontorio di Portofino, all’Elba, al Giglio in Sardegna o in qualche altra zona marina protetta? Li si che si può dire di nuotare in un acquario. Perchè a Favignana non accade?, forse perchè ancora si fa una pesca indiscriminata, con bombole e fucile, di notte, o con le BOMBE ecc.. E QUESTE SONO PAROLE DETTE DAI FAVIGNANESI, non da un MILANESE. Io ti posso solo raccontare che un giorno ho incontrato un sub marsalese che, agli Scogli della Corrente pescava polpi, ovviamente con le bombole. Mi dice, sai come si fa per prenderli senza fatica: certo rispondo io, basta spruzzare un po’ di….. nella sua tana ed esce da solo. Si bravo, io mi porto una boccettina di Gatorade piena di…., ma ne basta poco! Ma vafffffanc…., non TANTO PER UN POVERO DI POLPO che ti porti a casa, MA SAI CHE IN QUESTO PERIODO QUELLI CHE TROVI IN TANA STANNO AMOREVOLMENTE COVANDO I LORO GRAPPOLI DI UOVA e se TI PORTI VIA LA CHIOCCIA DA TUTTE QUELLE UOVA NON ESCE NEANCHE UN POLPETTO! E TU DOMANI COSA DIAVOLO PESCHI CON LA……? E’ questo che rovina il mare, dal pescatore di polpi, al pescatore che usa RETI A MAGLIE TROPPO PICCOLE, A QUELLO CHE SE NE FREGA DELLE DISTANZE da riva, a quello che strascica, spaccando tutto il fondale, a quello che getta le BOMBE. E’ LA TESTA CHE DOVETE CAMBIARE. Il MARE E’ DI TUTTI, io ci vengo a passare le vacanze, VOI CI VIVETE, DOVETE DIFENDERLO COME UN FIGLIO! Voi avete un paradiso e una fonte di guadagno esagerati, ma non li sfruttate a dovere e non li rispettate. MI SONO FATTO 2 GIORNI DI VIAGGIO ALL’ANDATA E 2 AL RITORNO PER VENIRE NEL VS. MARE, MA PENSO CHE NON LO RIFARO’ PIU'”. Alfredo che non è un “barbaro sognante”, quindi, un milanese separatista, ha provato solo rabbia per il disprezzo, propaganda stupida a parte, che mostriamo della nostra Sicilia.
Noi pescatori di selinunte possiamo invitare i coniugi Sala a venire a fare immersioni nella nostra zona di mare tra capo san Marco e capo granitola situati a pochi chilometri da Favignana e avranno l’imbarazzo della scelta nonostante accusano un giovane pescatore di effettuare la pesca del novellame di sarda. Qui verranno letteralmente investiti da qualsiasi tipo di pesce come: sarde, acciughe, cernie, spigole, orate, ricciole, saraghi, polpi anche di grandi dimensioni, seppie, aragoste, astici, scorfani rossi, e delfini all’infinito etc… Quindi come le voglio far capire il NOSTRO MARE LO RISPETTIAMO SEMPRE…
Mi ha colpito la lettera dei coniugi milanesi. E ringrazio ii sig. Sciabica per averla pubblicata. Mi ha suscitato le seguenti considerazioni. La riserva marina delle Egadi, la più grande d’Europa ( ma da anni si parla di rivederne il perimetro, all’epoca individuato un pò alla carlona )viene ‘venduta’ come sito d’avvistamento di foche e cetacei. Il che non può che provocare frustrazione e scontento in chi vi si reca in visita, convinto che il raro esemplare di foca che, moooolto raramente si avvista nelle grotte egadine si degni di offrirsi alla contemplazione del turista di passaggio, o che i delfini si facciano ammirare a comando. Ma le Egadi sono un ambiente naturale, non é l’acqua fan di Riccione. In vita mia ho avvistato capodogli, ma era d’inverno, al largo della Sicilia, e nella stessa zona, sono stato attorniato dai delfini, ma era in bassa stagione, e non si trattava di un’area protetta. Quanto al pesce, la mia Mazara non ha mai deluso la mia passione per lo snorkeling ( sempre avvisto sogliole, scorfani, polpi, spigole, ricciole, per tacere di viole, saraghi, occhiate, salpe, aguglie etc. e parlo di tonnarella,a 100 metri da riva, non di immersioni al largo). Ustica invece sì. O meglio, mi avrebbe deluso se non sapessi che il Tirreno é povero di pesce. Alle Egadi, ove il Tirreno inizia, bisogna pure considerare le forti correnti. Ed, in ogni caso, non ho mai visto tante pesce sotto costa come nel mare antistante gli abitati di Catania e Siracusa, in acque di qualità non eccelsa. Ci sarà il suo motivo… Va bene avversare e contrastare la pesca di frodo, ma una più profonda conoscenza del mare non guasterebbe, prima di giudicare.
A prescindere che non è affatto facile, per le persone normali, “accanirsi” contro qualcuno, mi sembra che nessuno si sia “accanito” contro il giovane di 23, ma si è semplicemente aperto un dibattito su un modo di fare generalizzato (è inutile che ci stiamo a prendere per i fondelli), frutto della solita questione meridionale (assenza per molti versi dello Stato che, tra l’altro, ha voluto il Nord produttore e il Sud consumatore, aiutati che Dio t’aiuta, nenti sacciu e nenti vitti…). Favignana è nella parte estrema della Sicilia occidentale, Capo San Marco è nella parte estrema della Sicilia sud-occidentale. Se iniziamo con queste imprecisioni, come posso telefonare ad Alfredo Sala per farlo venire ad esplorare i fondali di Capo San Marco? Per quanto attiene ai fondali di Capo Granitola, a due miglia circa dalla costa c’è l’orlatura, nota sotto il toponimo di “Terzi Muntagni”, bellissima oasi fino ad una trentina di anni addietro per l’ittiofauna, ma oggi (non c’è da fare paragone con Porcquerolles o con l’Elba) non è più come prima e subito dopo c’è il fondale meglio noto come “Malu Funnu” (presenza di Trachinus draco, tracina, Pagellus mormyrus, aiola) che evidentemente non può interessare appassionati come i Sala che sono rimasti affascinati dal mare e dai fondali di Favignana, ma delusi dalla scarsezza di pesce che in quei fondali dovrebbe pullulare. Segno che qualcosa non va. Ai marinai di professione dare i chiarimenti del caso. A meno che non mi si voglia dire (come mi sembra che sia stato detto) che il pesce continua ad abbondare, nel qual caso non è comprensibile che senso ha pescare, per 40 giorni, anche il novellame. Se i fondali di Capo San Marco (li conosco poco) conservano davvero qualcosa d’eccezionale ne parlerò con Alfredo Sala e se lo vorrà vi darò il suo numero di telefono.
Gentile Sig.ra Sabine, è vero che la pesca del novellame è una pesca antica, ma è stata sempre una pesca tradizionale della zona del palermitano, diciamo da balestrate a Bagheria, ed effettivamente una volta non poteva essere considerata molto dannosa perchè le imbarcazioni che effettuavano questo genere di pesca non erano tante ed anticamente non si spostavano molto dalla loro zona di pesca e soprattutto qua in zona non se ne vedevano molte e, di conseguenza, non se ne parlava molto, ma con il tempo e con l’aumentare esponenziale delle imbarcazioni che effettuavano questa pesca gli effetti si sono iniziati a sentire, ricordo che negli anni a cavallo fra il 1990 ed il 2005 si contavano fra mazara e selinunte circa 200 imbarcazioni fra quelle legali e quelli illegali che effettuavano questa pesca e praticamente navigavano e pescavano a gruppi di 20/30 barche, ed appena “asciugavano” questa zona si spostavano fra selinunte e sciacca, e così via, le ho trovate praticamente fino a licata, ed allora, aumentando lo sforzo di pesca il danno è aumentato, tanto più che prima con una calata riempivano il sacco ed invece ora con una calata forse, dico forse, si riesce a riempire una cassettina, poi non ho mai detto che la pesca del novellame causa danno ai fondali marini, anzi ho precisato che è una pesca di superficie. D’altro posso dirle che il pescatore di 88 anni che dice lei non credo che abbia visto una rete per neonata, perchè, le ripeto, la reta da lei descritta è una sciabica, che è praticamente una rete che si può considerare simile allo strascico, tutto ciò che ho detto non l’ho letto in nessuna relazione sono tutte dovute ad esperienze personali, di reti da pesca di novellame ed altri tipi me ne sono trovate in mano a centinaia, per cui non posso sbagliarmi.
A Gianfranco, spero che non sia quello che conosco io, anche perchè mi stranizzerebbe da lui un discorso simile, dico che credo che non vi è nessun accanimento, penso che nei precedenti commenti mi sia spiegato abbastanza bene e se ne volete conferma vi dico di appostarvi in qualche zona alta fra selinunte e capo san marco e con un buon binocolo ed armati di macchina fotografica con un buon zoom potrete fare delle bellissime foto di questa “stupenda” pesca avendo così prova di chi la effettua e di quello che fanno quando capiscono di essere stati sgamati.
Al Sig. Claudio vorrei solo dire e capire una cosa, ma i pescatori di selinunte, ne conosco tanti e tanti sono amici miei, allora mi dicono un sacco di fesserie quando riferiscono che non pescano più niente, e che vengono investiti dai debiti e non dal pesce. E che dire di tutti quelli che vanno a fare pesca subacquea o con lenze, palangari ect. che non pescano più niente, e le sarde che d’estate hanno, ora, un prezzo più alto perchè non se ne trovano più….. sarà ma tutto questo pesce infinito non e che ce ne sia tanto in giro, anzi, mi correggo, qualche anno fa effettivamente c’è stato un boom di spigole ed orate, ma solo dopo che si sono rotte le vasche dell’impianto di itticultura che c’era a porto palo. Mi sa tanto che se i coniugi Sala accolgono il suo invito e vengono a fare immeersioni nelle nostre zone resterebbero veramente molto ma molto delusi.
ma poi vulissi diri….ma cu lu dissi chi Sabine è fimmina?
e dopo tanti discorsi si arriva a una conclusione!!alla forca il giovane che a pescato “di proposito”le 2 novelle…..ora mi chiedo io:se siete sicuri che nascondo le reti e pescano di frodo,e visto che siete cosi informati e protettori della flora marina.,perche’non denunciate alla autorita’competenti le malefatte che avete visto con i propi occhi??…..fatemi capire!il giovane e stato accusato,e io mi sono espresso nn a suo favore ma per logica!!ma voi che avete visto con i vosti occhi le malefatte,perche’ nn denunciate??………
Domenico lascia pardere o seguimi negli Uffici dove depositiamo le denunce. Con Berlusconi sembra essere stato definitivamente cancellato lo Stato, sembra essere stata offesa la Giustizia che sembra essere arrivata al punto di contrapporsi a chi si avventura a denunciare reati che non siano omicidi o tentati omicidi.
In tal senso si è già operato, sono stati fatti sequestri di reti e neonata, ma, considerato che è una pesca abbastanza remunerativa alla fin dei conti rischiare per molti conviene. Ora io non so e non posso affermare se Domenico è uno che effettivamente effettua questa pesca, ma è per colpa di chi lo fa che può capitare che paga il giusto per il peccatore. Alla fine, comunque, non si fa altro che applicare alla lettera la normativa, la quale parla di “presenza” di novellame. Voi pescatori di selinunte avete il dovere di difendere il mare che vi da il sostentamento per poter vivere, ma ad alcuni di voi del mare non gliene frega niente e questi lo ritengono solo un posto dove poter prelevare tutto il più possibile ed in tutte le maniere, anche a rischio di avvelenare la gente, un esempio per tutti, e datemi la conferma se è così o no, qualcuno di questi pescatori ha il vizio di gettare le reti proprio davanti il depuratore, in un posto dove notoriamente il mare è molto inquinato, vi sembra giusto tutto ciò. Per non parlare del pesce spada sottomisura, ed anche molto sottomisura, che viene pescato e di tutte le altre magagne che vi sono che non sto qua a citare. Io solo una cosa posso dire, voi siete una categoria di lavoratori composta, almeno a selinunte da poche persone, vi conoscete tutti, per cui se sapete di qualcuno che effettua pesche illegali non dico di denunciarvi fra di voi ma provate a fargli capire che non fanno altro che darsi la zappa sui piedi.