Quella che mi accingo a raccontarvi è una storia veramente spiacevole, che ha come protagonista un cane di nome Sara, brutalmente ucciso qualche giorno fa da un colpo di proiettile compatibile a quello di un fucile da caccia.

Sara è stata trovata senza vita circondata da una pozza di sangue, e tutto questo a causa della crudeltà disarmante di un uomo, molto probabilmente appassionato dell’attività venatoria, che ha deciso di sparargli.

Subito dopo il ritrovamento di Sara, i suoi padroni, Giuseppe Fabio Mangiaracina e la sua ragazza Margherita Riba, hanno trovato due pecore uccise allo stesso modo.
Il problema che io pongo ora è veramente semplice e nasce dal fatto che a Castelvetrano, soprattutto nella zona dove è accaduto il fatto, non ci sono assolutamente controlli di nessun tipo. Questa è una cosa molto grave, anche perché già in passato altri cani sono stati vittime del divertimento di alcuni pseudo-uomini forse cacciatori.

La cosa risulta essere ancor più grave perché molti dei cacciatori presenti nei nostro territorio non rispettano assolutamente le regole della caccia, soprattutto quelle che prevedono il rispetto di una distanza minima dalle abitazioni (infatti è vietato sparare da una distanza inferiore a 150 metri dalle case abitate), cosa che può risultare pericolosa anche per chi si trova all’interno della propria abitazione.

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AUTORE.   Chiara Messina