Sulla rivalità (mai ufficializzata) tra l’ospedale “Abele Ajello” di Mazara del Vallo e il “Vittorio Emanuele II” di Castelvetrano tornano ad accendersi i riflettori. Stavolta è stata un’interrogazione dell’onorevole Claudio Fava ad animare gli animi del Comitato Orgoglio Castelvetranese Belicino. Fava, nel suo documento presentato, ha chiesto all’Assessore regionale alla salute Ruggero Razza di sapere perché un angiografo destinato all’ospedale di Mazara sia stato dirottato a quello di Castelvetrano e in quest’ultimo, tra l’altro, non installato per mancanza di locali adeguati. Sempre l’onorevole Fava s’interroga anche sul perché l’ospedale di Mazara (individuato come Dea di primo livello) non abbia ancora l’Unità di rianimazione, rimasta, invece, a Castelvetrano.

Quest’intervento di Fava ha solleticato l’intervento del Comitato Orgoglio Castelvetranese Belicino che – ricordiamo – da anni è impegnato a difesa dell’ospedale di Castelvetrano. «Fava mostra di assumere una posizione campanilistica in favore dell’ospedale di Mazara – scrivono – ignorando che ancora oggi questa piccola realtà sanitaria, chiusa in passato per ragioni di sicurezza, non ha ancora l’autorizzazione del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco i quali, nella ristrutturazione dell’edificio, hanno verificato delle incongruenze nel “cappotto” esterno e ne hanno sollecitato una variante edilizia che dovrebbe finalmente metterla in sicurezza dagli incendi».

Per il Comitato l’onorevole Fava conosce poco la vicenda dell’ospedale di Castelvetrano al servizio dell’intera Valle del Belìce. «Nel nuovo Piano sanitario l’ospedale di Trapani, quello di Marsala e quello di Mazara sono tutti Dea di primo livello, mentre l’ospedale di Castelvetrano è di serie B – scrivono ancora – col risultato che la Valle del Belìce è stata trasformata in deserto sanitario e ha perso anche il diritto di nascita a Castelvetrano, a seguito dello scippo del punto nascite». Per l’ospedale di Castelvetrano il 10 aprile scorso, la VI Commissione regionale alla sanità ha approvato una risoluzione d’impegno verso il Governo regionale per il potenziamento del nosocomio.

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