Due Comuni (Salemi e Castelvetrano), le associazioni Antiracket di Trapani e Alcamo, il Centro studi “Pio La Torre”, l’associazione “La verità vive onlus” e l’associazione “Antonino Caponnetto”. Sono queste le parti civili ammesse davanti al gup di Palermo Filippo Lo Presti, nell’ambito dell’udienza preliminare per le 16 persone coinvolte nell’operazione antimafia “Pionica” del 13 marzo 2018 (dodici gli arrestati). Il 31 gennaio prossimo si terrà una nuova udienza per la richiesta di eventuali riti alternativi.
L’operazione antimafia è stata condotta lo scorso marzo proprio nel territorio del Belice. Sono coinvolti il presunto capomafia di Salemi Michele Gucciardi, 65 anni (già in carcere per il processo “Ermes”), Giuseppe Bellitti, 49 anni, anche lui di Salemi, Girolamo Scandariato, 50 anni, di Calatafimi, gli alcamesi Vito e Roberto Nicastri, di 63 e 56 anni, e i palermitani Ciro Gino Ficarotta, 67 anni, Leonardo Ficarotta, 38 anni, e Paolo Vivirito, 39 anni. E inoltre i vitesi Melchiorre Leone, 59 anni, agronomo, Vito Gucciardi, di 58 anni, Salvatore Crimi, di 60, e Gaspare Salvatore Gucciardi, di 56.