La Polizia Ferroviaria, nel corso della c.d. “operazione oro rosso”, finalizzata alla prevenzione ed alla repressione dei reati legati alla ricettazione ed al riciclaggio del rame trafugato alle Ferrovie, all’Enel ed alla Telecom, ha sottoposto a controllo un’attività di Trapani che aveva attirato l’attenzione degli inquirenti a causa dei numerosi rifiuti di metalli misti visibili dalla strada.
Per questo i poliziotti, dopo diversi giorni di osservazione per controllare cosa accadesse nell’area sospetta hanno appurato che, in pieno giorno, veniva esercitata una vera e propria attività di gestione di rifiuti all’aperto, consistente nella compravendita al minuto, di materiale vario, con tanto di pesa posizionata sulla pubblica via. Alla richiesta dei poliziotti di esibire la documentazione di provenienza e di destinazione del materiale vario, nonché le autorizzazioni per lo smaltimento e la gestione dei rifiuti speciali e tutta la documentazione prevista per quel tipo di attività, la titolare è stata in grado di produrre solamente un’autorizzazione di commercio all’ingrosso di rottami, incompatibile con il commercio al dettaglio che si stava esercitando fino a qualche minuto prima.
Per questo, e per l’inesistenza totale di fatture, anche pregresse, che fanno supporre un’elusione totale dei controlli sulla provenienza dei beni trattati, la titolare C.R, quarantacinquenne trapanese, ed il figlio, S.C.V, di anni 30, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per i reati di ricettazione e attività di gestione dei rifiuti non autorizzata. Degli stessi reati dovrà rispondere anche C.S., quarantottenne trapanese, sorpreso a vendere alla ditta in questione circa 67 kg di metalli misti raccolto in giro per la città e l’area provinciale nei giorni precedenti. Sia il “giovane imprenditore” che “il cliente” sono risultati essere recidivi avendo già dei precedenti penali specifici sugli stessi capi d’imputazione. All’attività illecita sono stati invece sequestrati rifiuti speciali misti per circa 1200 kg.
Tutto il materiale sequestrato è stato affidato in custodia giudiziale ad una ditta cittadina. Dall’inizio dell’anno è il secondo sequestro di questo tipo che la Polizia Ferroviaria effettua nel trapanese. A febbraio, era stata sequestrata un’area di 3700 metri quadri a Castelvetrano su cui si esercitava un’illecita attività legata alla gestione dei rifiuti speciali.
Queste task force periodiche, disposte direttamente dal Ministero dell’Interno, vedono impegnate dei nuclei specializzati della Polfer alla ricerca del rame trafugato a ditte di pubblica utilità. Il fine è assicurare alla giustizia i responsabili di reati, quali la ricettazione, che alimentano il mercato nero del rame e quindi i furti del costo metallo. Questi ultimi incidono pesantemente sul bilancio delle aziende depredate e sulla sicurezza e la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza.
AUTORE. Comunicato Stampa