La Polizia di Stato e la Direzione investigativa antimafia di Trapani stanno eseguendo sei arresti nell’ambito di una indagine sulla famiglia mafiosa di Alcamo. Associazione mafiosa, estorsioni a imprenditori e condizionamento delle elezioni comunali di Alcamo sono i reati contestati.

Avevano paura delle intercettazioni ambientali e per evitare di essere ascoltati dalle microspie degli investigatori si riunivano in una cella frigorifera di un fruttivendolo di Alcamo. E’ quanto emerge dall’operazione antimafia. Proprio per questo motivo gli inquirenti hanno denominato l’operazione ‘Freezer’. Secondo la Dda di Palermo, che ha coordinato l’inchiesta, gli uomini ritenuti vicini al boss Matteo Messina Denaro, si sarebbero riuniti diverse volte nella cella frigorifero di un fruttivendolo per affrontare alcune questioni importanti.

A causa delle basse temperature gli indagati indossavano cappotti e giacche pesanti anche in piena primavera. L’inchiesta è coordinata dal Procuratore aggiunto di Trapani, Maria Teresa Principato e dai pm della Dda Carlo Marzella e Gianluca De Leo. I dettagli dell’operazione saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terra’ oggi alle ore 11.00 in Questura, a Trapani.

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