Domenica 30 ottobre presso il canile comunale di Castelvetrano, sito in via Errante vecchia, si terrà un open day dalle 10:30 alle 17:00.
Questa iniziativa nasce dalla voglia di voler coinvolgere quanta più gente possibile per sensibilizzare e informare in merito alla lotta al randagismo e al maltrattamento degli animali, per raccogliere fondi per aiutare gli animali in difficoltà, per promuovere il volontariato e l’adozione dei cuccioli!
L’idea è quella di porre in essere un’opera di divulgazione di una sensibilità che sia diffusa all’insegna del più alto rispetto per i cani e per gli animali in genere.
L’idea è anche quella di far capire alla gente che il canile c’è, che è presente nel territorio e che è formato da persone che giornalmente lottano per aiutare gli animali più sfortunati e per fare giustizia contro gli innumerevoli maltrattamenti che purtroppo si susseguono sempre più frequentemente.
La voglia che anima chi gestisce il canile è volta a far capire che è sbagliato considerare un cane con superficialità, perché è un impegno a tutti gli effetti, che è sbagliato abbandonarli e maltrattarli.
Ora chiediamo la tua partecipazione! A Castelvetrano ci sono moltissime persone che sono sensibili a questa tematica e molte altre che vorrebbero frequentare il canile ma che per un motivo o per un altro non lo fanno; ecco, questa iniziativa serve proprio per coinvolgere queste persone, se non altro per passare una giornata in compagnia dei nostri migliori amici!
Lodevole iniziativa!!! Io più di un anno fa presso il canile ho compiuto un gesto d’amore nei confronti di un pastore tedesco ammalato e ormai destinato a pochi giorni di vita di appena “due mesi” e con tanti sacrifici, spese mediche, carezze e pazienza adesso ho un tesoro di cane che mi gira in giardino e al quale ho regalato la compagnia di un altro cagnolino, si fa per dire (pesa 42 Kg), anch’egli destinato a una vita sicuramente più infelice.
Tengo comunque a sottolineare una perplessità. ma ESISTE UN REGOLAMENTO PER CHI VUOLE TENERE DEI CANI E CHE POSSIBILMENTE LO TUTELI CONTRO CHI, TRA VICINI E CIRCOSTANTI, IMMOTIVATAMENTE COLGA L’OCCASIONE DI LAMENTARSI DELLA PRESENZA DEGLI STESSI????. Io vivo a Selinunte tutto l’anno e questa estate un paio di deficenti (uno appartenente alla “nobles” cittadina e un “polentone” che ci vive solo 30 giorni all’anno) hanno avuto a che dire per il semplice fatto che i cani a detta loro (e vo lo posso assicurare) nelle ore pomeridiane abbaiano un pò troppo insistentemente. Ora non voglio scoraggiare nessuno a compiere un gesto d’amore impareggiabile ma, a parte invitare e sensibilizzare, penso che il Comune debba mettere nelle condizione i futuri proprietari di cani a non subire queste malefatte (e a volte minacce) da parte di chi immotivatamente abbia a lamentarsi, e stabilire quindi, un regolamento che tuteli chi possiede dei cani, chi ha effettuato delle spese per regolarizzarli e mantenerli e chi purtroppo è soggetto alle infondate lamentele di cui sopra. VORREI PRECISARE CHE PER UN CANE, PER VIA DELLA SUA NATURA, E’ NORMALE ABBAIARE COME PER UN UOMO PARLARE, SOPRATUTTO QUANDO CAPITA CHE SUCCEDE QUALCOSA DIETRO IL PROPRIO CANCELLO…Grazie anticipatamente a chi ha il buon senso di rispondere.
Giuseppe scusa ma ti devo contraddire. I cani non sono ASSOLUTAMENTE portati ad abbaiare, anzi quando lo fanno e perchè vogliono comunicare qualcosa a qualcuno (magari vogliono dire all’uccellino che svolazza la vicino di giocare insieme). In gergo tecnico l’abbaio viene definito come segnale di avvertimento generico che va interpretato a seconda dei casi. Con questo non voglio dire che i tuoi vicini hanno ragione e tu torto. Voglio solo mettere in evidenza che la gestione di un cane non può prevedere solo le cure mediche, ma ci deve essere anche una conoscenza e preparazione alla gestione dell’animale che molto spesso invece viene sopravvalutata. Si tiene conto di molti luoghi comuni semplificando quella che è la complessità dei comportamenti del cane. Detto questo spero che tu possa risolvere i problemi col vicinato e che come te tanti seguano il tuo esempio.
Tommaso…Ti assoldo volentieri se riesci a non farli abbaiare se il suddetto uccellino si avvicina… in sintesi hai ripetuto quello che intendevo io. Forse non hai capito che il problema in questo caso non sono i miei cani, ma forse….il vicino insolente. O sbaglio? oppure li porto via? dimmi…
I padroni dei cani ricevono una tutela ma solo se ci sono delle condizioni che lo consentano. Innanzitutto il cane deve essere munito di microcip; se il cane abbaia durante le ore diurne, il vicino non può lamentarsi, o meglio, può farlo ma non riceverà certamente un riscontro in suo favore. Se il cane abbaia durante le ore notturne bisogna fare in modo (magari tenendolo in casa) che il cane non abbai. Per il resto se il cane è sano, pulito e privo di parassiti il vicino ha poco di cui lamentarsi!
Carissima Chiara…i miei cani (ovviamente) posseggono i requisiti che consentono di ricevere la tutela di cui scrivi e, chi si è lamentato lo ha fatto facendo riferimento solo alle ore diurne. Esiste qualcosa di scritto da potere spiattellare in faccia a questi emeriti inetti???? :)
La regola generale è sempre quella di fare in modo di non dare fastidio. Non vorrei che chi trova normale l’abbaiare continuo si riveli intollerante nei confronti di una radio tenuta a tutto volume. Ovviamente non mi riferisco al sig. Clemente che non conosco. Ritengo però che sia assolutamente legittimo non provare simpatia alcuna per gli animali, ed i cani in particolare ( che io, per esempio temo tantissimo scontrandomi in continuazione con giulivi padroni a passeggio con vere e proprie belve a fianco tenute senza guinzaglio e museruola “perché tanto non fanno niente”) e trovare fastidiosissimo il latrare continuo di un cane. Che un padrone non riesce a far star zitto.
A proposito: in questo caso il vicino può senz’altro esigere che il cane sia zittito, ma non può render pan per focaccia accendendo la suddetta radio a tutto volume. Sarebbe un atto di emulazione vietato ai sensi dell’art. 833 del Codice Civile. E comunque, il vicino deve tener conto dell”ordinaria tollerabilità.. avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi’ ( art. 844 cod. civ. )Se tale ‘ordinaria tollerabilità viene superata scatta l’art. 659 del Codice Penale che punisce con l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a € 309 “chi disturba le occupazioni od il riposo delle persone” anche “suscitando o non impedendo lo strepito di animali”. In sintesi: cercare di fare sempre in modo di non dare fastidio!
Il bello di questo forum è che ognuno capisce quello che vuole capire e non quello che si legge, alquanto grave e deludente ma, mi contento lo stesso. Non avrei dato di certo sfogo con quanto scritto se cosciente del fatto che i miei cani su 24 ore abbaiano per 20, ne tantomeno sarei così deficiente da tenerli in questa situazione se così fosse quasi con il proposito intenzionale di disturbare i vicini. I miei cani la notte non abbaiano e quando lo fanno, succede per un totale complessivo (dilazionato) di 5/6 minuti nelle ore “DIURNE”. Se volgiamo il discorso sulla “simpatia” verso i cani, restando fermi sul punto che il più delle volte sono le persone ad essere molto più antipatiche degli stessi cani perchè inevitabilmente più maligne, penso che non sia più un discorso obiettivo ma solo una personale e libera interpretazione. Prendo per buoni gli artt. citati dal Signor Valenziano (che non conosco), ma li conoscevo già e proprio per questo mi sono lanciato in questa discussione. Concludo dicendo che per i miei cani, semmai un giorno se ne dovesse improvvisamente presentare occasione e motivo, sarei disposto a rischiare l’ammenda suddetta e la reclusione prevista, così come penso farebbero tutti quelli chiamati in causa e “amorevolmente toccati” da questo articolo(!).
Nel sito http://www.enpa.it alla voce “animali e legge” troverà “animali in condominio”, che è una sezione dove sono riportate alcune sentenze che sorreggono la sua tesi, tutte basate su un principio ben preciso: Perché vi sia reato “è necessario che i rumori siano obiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillità di un numero indeterminato di persone”, cioè i rumori devono superare la “normale tollerabilità” per poter consentire provvedimenti contro il padrone del cane.
Spero questi documenti le possano essere utili.
Ciao giuseppe, se fosse possibile lavorei volentieri per te (anche perchè è il mio lavoro) purtroppo però sto lontano da Castelvetrano…
Nel mio commento precedente comunque non intendevo ne che il vicino avesse ragione, ne che la abbia tu. Se vuoi levarti d’impiccio ti consiglio di fare come faccio con le altre persone che hanno un problema simile al tuo. Filma i cani mentre non ci sei e vedi quanto realmente questi abbaiano. tralasciando le beghe tra vicini trovo molto più importante capire perchè i cani abbaiano quando non ci sei. oltretutto anche se adesso abbaiano 5 minuti non è detto che continueranno così. dovresti intervenire prima che magari il problema dilaghi (si può anche risolvere da solo ma a me non è MAI successo). ti consiglio di leggere un libro che si intitola “perchè il mio cane fa così” di jhon fischer. non sarà la soluzione ai tuoi problemi ma di sicuro potrà darti una mano d’aiuto! :)
Sig. Clemente, io non ce l’avevo con lei. E di certo gli animali non sono maligni. Ma sono animali. Ed anche se “d’affezione” sono in grado di uccidere un uomo. Ed io tra la vita di un uomo antipatico e quella di un animale simpatico preferisco la prima. Inoltre, dipendesse da me, considererei colpevole di maltrattamento verso gli animali chiunque li costringa a stare in un condominio.
…infatti, ammesso che si rivolga al mio caso, io non terrei mai due cani in condominio, ma ho scelto di tenerli all’aria aperta in un terreno recintato a servizio di casa mia e con tutte le comodità di cui hanno bisogno.
No, appunto, sig. Giuseppe..io non so, né voglio sapere nulla dei suoi rapporti di vicinato, ma sono fermamente convinto che i cani possono esseri tenuti solo in campagna.. E chi non ne dispone, dirà qualcuno? Semplice: non tiene cani. Vuol dire che si tratterà di un lusso che non si può permettere. Altra obiezione. “questo significa voler negare ai poveri il diritto di amare gli animali?” No: vuol dire solo che chi costringe un cane in un appartamento privo di spazi aperti non può considerarsi un amante degli animali.. Questo concetto, molto prima e molto meglio di me lo ha illustrato il grande scrittore Mario Rigoni Stern..lui la definisce la ‘sindrome di Bambi: “da quando uscì quel cartone animato” – sostiene Stern -“molti si sono convinti che gli animali sono uguali agli uomini…”