Le recenti notizie sull’operazione “Scrigno” validate da una serie di intercettazioni, ci consegnano un affresco di connivenze, patti e spartizioni inquietanti che infestano le radici e si propalano nella conduzione di una politica asservita al malaffare e pervasiva di scambi personali, dimentica di un patrimonio di onestà e rettitudine che della politica dovrebbero essere un caposaldo in questa città che si appresta alle elezioni.
La “questione morale” risulta essere oggi come ieri una operazione urgente da non sottovalutare al fine di respingere e contrastare equilibrismi politici consolidati e spinte individualistiche.
Non limitarsi a commentare, ma scendere in campo…
Un commento che prende alla larga, molto alla larga, il problema della questione morale. Si scrive e si dice per non dire niente. Si inglobano persone all’interno della sinistra che risultano fuoriusciti dal centro destra o perché buttati fuori a calci o perché non godono più dello spazio vitale.
Cambiare la politica è d’obbligo, così come è d’obbligo scegliere le persone che ci dovrebbero rappresentare in un novero ristretto di gente che ha lavorato bene ed onestamente nella nostra società, portando alla collettività benessere e ricchezza.
Occorre far avvicinare alla politica queste persone e la questione morale si risolverebbe da sola.