La seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo ha assolto «perché il fatto non sussiste» il medico ortopedico (oggi in pensione) Bartolomeo Lupo, 68 anni, che in primo grado era stato condannato a un anno e mezzo di reclusione (pena sospesa) dal giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone. Lupo, difeso dall’avvocato Giuseppe Incandela, era accusato di omicidio colposo, perché nel 2015, presso l’ospedale di Castelvetrano, eseguì l’intervento chirurgico di artroplastica totale all’anca a seguito del quale, a causa di una forte emorragia, dopo un paio di settimane di coma morì il mazarese Vincenzo Gancitano, 59 anni, runner amatore tesserato per l’Atletica Mazara. Dopo la condanna di primo grado il medico Lupo ha presentato ricorso in appello. Durante il processo di primo grado il giudice nominò quali esperti Francesco De Stefano, Federico Santolini e Luca Brazzi, i primi due docenti all’Università di Genova e il terzo a quella di Torino. Ora l’assoluzione con formula piena da parte della Corte d’Appello di Palermo, «con revoca delle statuizioni civili».

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