Secondo quanto ha raccontato in aula Ernesto Favara la moglie Maria Amatuzzo si sarebbe uccisa da sola. Deposizione choc quella di Favara, unico imputato davanti la Corte d’Assise di Trapani accusato dell’omicidio della moglie avvenuto nel dicembre 2022. «Non sono stato io ad accoltellarla. Maria si è uccisa da sola colpendosi con il coltello davanti ai miei occhi durante una discussione che abbiamo avuto per le bambine. Io ho provato a toglierle il coltello dalle mani, per questo ci sono le mie impronte», ha detto Ernesto Favara davanti la Corte.

A sostenere l’accusa è il pm della procura di Marsala Stefania Tredici. Subito dopo il delitto, Favara venne arrestato dai Carabinieri, per strada, vicino a casa, mentre aveva ancora in pugno il coltello sporco di sangue. Maria Amatuzzo, qualche mese prima, aveva lasciato il marito (attualmente sotto processo, in tribunale, a Marsala, per maltrattamenti familiari) ed era andata a vivere con un altro uomo.

Amatuzzo sarebbe stata attirata con un pretesto, da Favara, nella sua abitazione: «Vieni a prenderti il cappotto, io non sarò a casa». Ma quando entrò nel garage venne subito accoltellata. Dall’autopsia è emerso che i fendenti sarebbero stati 28, inferti in varie parti del corpo. Tra le cinque aggravanti contestate dall’accusa, anche i futili motivi, la premeditazione e la crudeltà. Dopo la deposizione dell’imputato uno dei legali di parte civile, l’avvocato Roberta Anselmi, che rappresenta il centro antiviolenza Casa di Venere di Marsala, ha chiesto a Favara come avrebbe fatto Maria Amatuzzo «a colpirsi con il coltello alle spalle».

AUTORE.