Questa mattina, presso il cinema “Marconi” di Castelvetrano, Luigi Simanella ha presentato il suo terzo lavoro letterario: “Il viaggio. La storia della musica a Castelvetrano”.
Simanella per quasi dieci anni ha raccolto testimonianze, aneddoti e foto che documentano tutto ciò che ha rappresentato la musica a Castelvetrano in tutte le sue forme. Il libro si chiude con un fornitissimo e coloratissimo album fotografico che contiene centinaia di foto storiche, degli anni sessanta e quelle più recenti.
Queste le parole dell’autore:
Oggi, 31 gennaio 2016, è un giorno che a Castelvetrano sarà ricordato come il giorno della musica. La musica, arte e scienza che si fondono in un tutt’uno per allietare, attraverso l’esecutore, l’ascoltatore. L’esperienza emotiva dell’artista fa sì che essa giunga all’animo di chi percependola provi diletto nell’ascolto.
La musica, perfetta sintesi di tutte le arti delle Muse, colta o leggera che sia, arricchisce l’animo umano rendendolo più gentile e disposto verso l’altro individuo. La musica è cultura e in quanto cultura produce un sicuro alimento all’intelligenza e al sistema creativo dell’uomo.
L’opera di affabulazione musicale che l’esecutore produce nei confronti dell’ascoltatore ne delinea la potenza suggestionale e la carica emozionale. Tutto può essere plasmato e diretto attraverso le note musicali, armonia del mondo che definisce gli spazi.
Fortunato è il musicista che con le sue mani crea le magiche atmosfere astrali determinando un equilibrio armonico piacevolmente udibile. Con il mio lavoro di ricostruzione storica di tutto ciò che è stato musica a Castelvetrano, ho voluto rivalutare la figura del musicista che, a volte, non è considerato nella sua vera essenza di creatore e artista. Auspico che da oggi in poi la musica non sia soltanto un passatempo e un divertimento, ma che venga considerato come un mezzo di educazione e di crescita morale, sociale e spirituale. Viva la musica, viva i musicisti.
AUTORE. Redazione
Gigi Simanella senza volerlo è riuscito in una impresa assai prestigiosa e che di sicura mancava nel nostro panorama culturale.Tale opera resterà una pietra miliare nella storia di C/Vetrano senza piaggeria,credo di poter accostare Gigi a Leonardo Centonze ed ad altri intellettuali e storici del nostro territorio.Bravo.