Chiusure mirate tra territori considerati più a rischio, ma anche l’ipotesi di fermare gli spostamenti tra regioni. Obiettivo frenare la corsa del Covid 19. A quanto riporto l’Adnkronos, sono queste le misure al vaglio del governo e di cui si è discusso nella riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione di maggioranza che torneranno a vedersi domani. Alla riunione di ieri pomeriggio erano presenti anche Silvio Brusaferro, Franco Locatelli, Agostino Miozzo e Domenico Arcuri.

Durante l’incontro ci sarebbe stato un ampio confronto nel corso del quale gli esperti hanno fornito l’interpretazione ragionata della curva epidemiologica alla luce del rapporto dell’Istituto superiore di sanità. Sono stati analizzati dettagliatamente lo scenario attuale, i trend della curva, e le varie situazioni di criticità. All’esito dell’incontro il presidente Conte è rimasto in riunione con i soli capidelegazione per continuare il confronto politico. Alla fine di questa seconda riunione il ministro Speranza ha chiesto al Cts di riunirsi e di fornire al governo indicazioni specifiche su quei territori che al momento presentano maggiori criticità e necessitano di ulteriori misure restrittive rispetto al quadro normativo attuale.

Tra le misure che si sta vagliando in queste ore e che le Regioni potrebbero mettere in campo nell’ambito degli interventi restrittivi, c’è – a quanto si apprende – una stretta negli spostamenti tra province e nelle città. Uno scenario che, escluderebbe, al momento, ipotesi di lockdown generalizzato o a livello regionale.

“Dobbiamo fermare la curva dei contagi che in questo momento, purtroppo, continua a crescere” ha sottolineato in una nota il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Giancarlo Cancelleri. “Se necessario, valuteremo chiusure di due o tre settimane per quelle zone che in questi giorni presentano numeri più preoccupanti”.

fonte. Adnkronos

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