Dopo i supersconti della scorsa estate, sono arrivati i nuovi rialzi, che hanno fatto schizzare il prezzo della verde a oltre 2,00€ al litro e il gasolio a quasi 1,80€ al litro.
Le Associazioni dei Consumatori hanno subito denunciato il fatto, sottolinenando che gli ulteriori aumenti porteranno le famiglie italiane a spendere circa 400€ in più all’anno per il solo carburante.
Perché la benzina aumenta?
L’aumento dei carburanti è dovuto a diverse variabili: caro petrolio; svalutazione dell’euro; margine dell’industria petrolifera.
Ma è la tassazione il vero problema. A pesare sul prezzo del carburante sono le accise, che compongono più della metà del costo totale: praticamente, per ogni litro di benzina messo nel nostro serbatoio, 1€ va direttamente allo Stato, tra IVA e accise per calamità naturali più o meno recenti (la guerra in Etiopia del 1935, la crisi di Suez del 1956, il disastro del Vajont nel 1963, il terremoto nel Belice del 1968, il terremoto in Emilia di quest’anno…).
Da aprile 2011 a oggi sono stati introdotti 8 aumenti delle accise sui carburanti, con relativo trascinamento dell’IVA (per via di quel meccanismo tutto italiano della tassa sulla tassa).
Secondo il Ministero dell’Economia, nei soli primi due mesi del 2012, si è registrata una crescita aggiuntiva di entrate per lo Stato per 800 milioni di euro.
Come fare per ammortizzare questi rincari senza fine?
Sicuramente la soluzione più drastica è passare alle auto elettriche, che però sono ancora carenti su molti punti: autonomia bassa e prezzi alti.
Seguire uno stile di guida moderato e attento può aiutare a ridurre i consumi (e non di poco). Non tirare troppo le marce, non utilizzare l’aria condizionata, controllare frequentemente la pressione dei pneumatici e il livello dell’olio. Tutte piccole accortezze, che però nel lungo termine portano a risparmiare cifre notevoli.
Utilizzare l’auto solo se strettamente necessario e condividerla con i colleghi per andare al lavoro. Il car pooling in Italia non è ancora in voga come all’estero, ma se la situazione continua così, prenderà sempre più piede. Organizzarsi con amici, parenti e colleghi per gli spostamenti ci permette di prendere l’auto qualche volta in meno, con tutti i risparmi che ne conseguono.
AUTORE. Redazione
camminare a piedi…..
prendere la bici per lunghe passeggiate salutarie…
e a stare a casa a farsi una bella sco…a.
Da qualche anno a questa parte l unica reale forma di risparmio per chi usa l automobile per motivi lavorativi o comunque per spostamenti indispensabili, è diventata l acquisto di un auto ibrida ossia benzina gpl…un auto di media cilindrata a benzina percorre 15 a litro e installando un impianto gpl si spende quasi un terzo in meno poiché il costo del gpl è di 80 centesimi al litro io ho acquistato da poco una ford fiesta gpl e il risparmio è veramente incredibile…ps i problemi di mancata potenza che avevano le auto gpl di una volta non esistono più!morale della favola se potete PASSATE AL GPL risparmierete tantissimo!
L’unica soluzione sarebbe andare a depositare tutte le targhe automobilistiche, chiudere assicurazioni e non per ultimo,andare a consegnare tutti la partita IVA e chiudere tutto quanto! Quante tasse intascherebbe ancora Ali Babà Monti e la sua banda di ladri?
Tanto hanno ridotto tutti con il culo a terra e non manca molto che saremo costretti a sbranarci per un tozzo di pane!
Quindi dobbiamo morire? E facciamolo col botto!
E bravu a mokambu… tu si ki la sa longa!!!
L’alternativa è passare al gas dove le accisse sono molto basse. Ma se tutti passiamo al gas il governo sarà costretto ad aumentare le accise anche sul gas e saremo di nuovo al punto partenza.
Forse l’unica soluzione è ridurre l’uso dell’automobilie allo stretto necessario.
Sara