Tra i primi a realizzare l’assurdità della guerra sono i ragazzi. I giovani hanno visto la storia irrompere nelle loro giornate. Non la storia fissata nei manuali, ma la storia in tempo reale con il suo carico di sofferenza. E’ la storia raccontata dai giornalisti di frontiera, dal web, dalle dirette televisive, dagli aggiornamenti costanti sui media. E’ la storia che si legge sui volti esterrefatti di quanti hanno lasciato le loro case e i loro affetti in cerca di salvezza, di quanti resistono nell’oscurità di un rifugio nel continuo risuonare delle sirene. All’improvviso le tattiche, le strategie, le battaglie non sono al centro di una lezione di storia, ma l’espressione concreta di giorni difficili. Sono i giovani, testimoni delle più tristi e recenti emergenze, a sottolineare che il monito della storia non è stato compreso. Altrimenti non si spiegherebbero le scelte scellerate, il dramma del conflitto e il dolore da esso provocato. Anche gli studenti dell’Istituto Superiore “G.B. Ferrigno” – “V. Accardi” di Castelvetrano e Campobello vogliono esprimere il loro disappunto rispetto alla terribile situazione internazionale che stiamo vivendo. Così Sofia, in rappresentanza della 4ᵃE e della 4ᵃAP che hanno ideato e realizzato degli striscioni collocati all’ingresso dell’Istituto, ribadisce che “in un mondo che sperava finalmente di chiudere la lotta contro il Covid e di tornare al calore degli abbracci, è inaccettabile l’idea di un’altra più cruenta battaglia che, al di là di confini e distanze, ci riguarda tutti”. Gli studenti del Ferrigno-Accardi si impegnano inoltre nella promozione di altre iniziative in favore dell’affermazione della pace.

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