E’ passato poco più di un anno dall’inaugurazione del ristorante Nerocento di Partanna. Un periodo di grandi soddisfazioni per il giovane chef Salvatore Giaramida, che è già riuscito a conquistare i palati di migliaia di ospiti.

La sua è una cucina di “carattere” e non poteva essere altrimenti dato che per decenni gli stessi locali hanno ospitato la storica tipografia “Inzirillo” fondata a Partanna circa quarant’anni fa.

I piatti di Giaramida riprendono la cultura gastronomica tradizionale ma presentata con creatività. Lo chef con tocco delicato e vulcanico prepara ricette che conservano lo stile della tavola siciliana, sublimando gli ingredienti tipici in un ambiente intimo e raccolto.

Cresciuto con gli insegnamenti del maestro Giorgio Graziano a San Vito Lo Capo, Giaramida che è originario di Santa Ninfa, è divenuto molto noto a Milano per le pietanze delicate, ispirate alla tradizione siciliana e servite presso il ristorante “Ficodindia”.

Poi la decisione di tornare in Sicilia. Nasce così Nerocento, un’atmosfera accogliente e molto raffinata, dove i commensali sono circondati da cassetti contenenti i caratteri tipografici o dalle immagini delle costruzioni geometriche dei caratteri, oltre che da foto storiche.

La cucina e la composizione tipografica sono due mondi con dinamiche progettuali accomunabili, in cui vive la commistione tra sensi e necessità. Proprio da questo parallelismo nasce il mood originale dell’allestimento del locale, lʼutilizzo dellʼingrediente carattere tipografico, attraverso la realizzazione di elementi ex-novo o il riutilizzo di elementi preesistenti.

Del resto in un momento in cui lʼeditoria abusa della cultura del cibo per vendere, perché una ristorante non può utilizzare il linguaggio tipografico per connotare i propri spazi? Perché ogni piatto è simile agli altri, ma sempre differente, perché realizzato come un’opera artigianale.

NEROCENTO offre un’idea di ristorazione concepita più come esperienza di gusto e per tutti i palati, fatta di piatti semplici e creativi ma fortemente siciliani che inducono alla riconoscibilità di ogni ingrediente.

Lo sa bene Salvatore Giaramida che definisce la sua buonissima cucina tipica siciliana In tre parole “semplice, siciliana e moderna”.

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