Spaccio e ricettazione. C’era anche questo all’interno dell’ex cementificio “Calcestruzzi Selinunte” di Castelvetrano, sgomberato qualche settimana fa. L’attività investigativa della Polizia di Stato ha dato certezza che tra le capanne di fortuna si spacciava. Più volte, infatti, assuntori di sostanze sono stati visti raggiungere l’area dell’ex cementificio e acquistare dosi di droga direttamente dai migranti. Fatti questi finiti anche nella lettera firmata dai consiglieri comunali e dalla Giunta di Campobello di Mazara e inviata al prefetto di Trapani. Durante l’attività dello sgombero i poliziotti hanno arrestato un migrante con circa cinquanta grammi di hashish oltre ad alcune dosi già confezionate e un bilancino di precisione. Il tutto lo aveva nel suo alloggio di fortuna. Nella disponibilità del migrante sono state anche trovate carte di credito, risultate poi rubate.
Durante le attività di indagine è stato deferito all’Autorità giudiziaria un altro migrante, trovato in possesso di oltre 10 grammi di stupefacente della stessa tipologia. Tra le capanne i poliziotti hanno trovato altri 290 grammi di droga. I carabinieri, invece, all’interno delle capanne distrutte hanno trovato materiale proveniente da furti: biciclette, pc, tv.