Numeri terribili. Sono quelli svelati dai controlli effettuati nell’ultima settimana dai Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, per verificare la gestione dell’emergenza Covid19 nelle Rsa. Sulle 232 strutture ispezionate, 37 hanno presentato irregolarità, in 4 casi particolarmente gravi. “Dalle ispezioni – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – emerge un quadro agghiacciante. Sono state riscontrate violazioni in materia di misure di prevenzione alla diffusione del Covid19, per assenza di piani preventivi anticontagio, in alcuni casi addirittura assenti. Sono state accertate anche carenze nell’assistenza agli ospiti e nelle strutture.
C’è poi un dato che ci colpisce particolarmente – prosegue Giacomelli – quello relativo alle infrazioni sull’utilizzo di adeguati Dispositivi di Protezione Individuale da parte degli operatori. In alcune strutture ai familiari viene impedito di visitare i propri cari per paura di possibili contagi, poi però scopriamo che le strutture stesse non garantiscono una prevenzione efficace. Tutto questo non è tollerabile. Stiamo raccogliendo le segnalazioni di chi ha un parente in una Rsa e si vede negare le visite o, peggio ancora, le informazioni sulle sue condizioni. I familiari hanno il diritto di sapere e di avere un contatto, anche non diretto, esistono tanti modi per comunicare a distanza in sicurezza. Abbiamo avviato azioni legali e, alla luce di quanto hanno scoperto i Nas, andremo avanti in maniera ancora più decisa.
La prima ondata della pandemia non ha insegnato nulla, le stragi nelle Rsa evidentemente per qualcuno sono state un semplice episodio e tutto ciò è grave oltre che inaccettabile. Un plauso ai Carabinieri ed un invito a proseguire i controlli, dal canto nostro continueremo a fornire tutta l’assistenza necessaria per garantire il diritto alla salute dei cittadini, calpestato e dimenticato nelle Rsa”. Codici è pronta a fornire assistenza legale ai familiari degli ospiti delle Rsa nel caso di misure di prevenzione non rispettate, scarsa assistenza o visite e informazioni negate. È possibile richiedere l’intervento dell’associazione telefonando al numero 06.55.71.996 o scrivendo all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org.
AUTORE. Comunicato Stampa