Il Tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare per i campobellesi Natale e Giovanni Onofrio Beltrallo, di 30 e 57 anni che furono arrestati nell’ambito di un’indagine condotta dai carabinieri di Trapani e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Natale Beltrallo era ai domiciliari, il padre, invece, è stato condotto in carcere. I due sono proprietari della “Fb Transport” fornitori del servizio di trasporto del carburante alla centrale termoelettrica dell’isola di Favignana. I due sono assistiti dai penalisti Roberto Tricoli, Daniela Noto e Luigi Miceli. I due sono indagati per corruzione e turbativa d’asta dalla Procura di Palermo che contesta agli imprenditori di avere ottenuto la commessa dalla società che gestisce la centrale a Favignana in cambio di soldi e regali all’amministratrice della società “Sea”.

I Beltrallo avrebbero anche sponsorizzato un’impresa per la realizzazione di alcuni lavori per un importo di mezzo milione di euro. I legali hanno impugnato l’ordinanza di custodia cautelare sia sull’utilizzabilità delle intercettazioni, sia sulla configurabilità della corruzione e della turbativa d’asta ritenendo che l’inchiesta tratta un rapporto fra società private.

Il Tribunale del Riesame ha annullato anche le ordinanze di custodia cautelare che lo scorso 16 aprile aveva portato agli arresti di Salvatore e Andrea Angelo, padre e figlio, di Salemi. Il Riesame ha accolto l’istanza di libertà avanzata dall’avvocato Giuseppe Ferro di Gibellina. I reati contestati dalla Dda agli undici indagati sono associazione mafiosa, corruzione, turbativa d’asta, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione e autoriciclaggio.

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