Morire a causa di una scarica elettrica. Questo è il destino per molti uccelli migratori e nidificanti in Sicilia, come la Cicogna bianca e tanti rari rapaci protetti, che adesso il comitato C.L.E.S.A. neo-costituito vuole proteggere.

Nel 2015 uno studio dei naturalisti Antonino Barbera e Manuel Zafarana ha evidenziato come molte specie muoiono a causa delle linee elettriche, in particolare, per collisione contro i cavi elettrici e per elettrocuzione; questo fenomeno si verifica quando un uccello tocca contemporaneamente con più parti del corpo due elementi elettrici che presentano fra loro differenza di potenziale, chiudendo il circuito elettrico e morendo fulminato.

In aggiunta, i risultati di un progetto condotto dai ricercatori del Max Planck Institute for Ornithology hanno portato al ritrovamento di cinque Cicogne bianche dotate di GPS satellitare morte folgorate sotto a pali di linee elettriche, all’interno di aree protette SIC e ZPS, a breve distanza dai siti di nidificazione della Piana di Gela (Caltanissetta).

Parte da qui l’iniziativa di un gruppo di appassionati, ornitologi e volontari che in tre anni di censimenti ha recuperato centinaia di uccelli morti (tra cui poiane, falchi pecchiaioli, falchi pellegrini, fenicotteri, gru, ecc.) e ciò ha spinto associazioni, enti di ricerca, università e privati cittadini a divulgare la problematica e a creare il Comitato Linee Elettriche Sicure per l’Avifauna (C.L.E.S.A.) che, grazie al coinvolgimento delle compagnie elettriche, intende avviare strategie per risolvere o minimizzare l’impatto ambientale generato dagli elettrodotti.

Ad aderire immediatamente al comitato sono state le associazioni ambientaliste LIPU, CEA ed EBN Italia e il Laboratorio di Ornitofauna e Territorio (Università degli Studi di Catania).

Il C.L.E.S.A. ha evidenziato che il fenomeno dell’elettrocuzione non è regolarmente diffuso su scala regionale, ma concentrato in alcune aree ristrette, le più importanti: i corridoi migratori transitati dagli uccelli di passo; gli interventi di conserazione puntiformi, potrebbero quindi raggiungere grandi risultati in termini di conservazione delle specie con il minimo dispendio economico per le compagnie elettriche.

Il Comitato di volontariato C.L.E.S.A., dunque, ha come obiettivo quello di raccogliere più informazioni possibili su questa minaccia e proporre strategie concrete per la conservazione delle specie a rischio, con il coinvolgimento positivo-propositivo delle compagnie elettriche.

Il C.L.E.S.A. ha carattere “aperto”. Associazioni e privati cittadini possono farne parte compilando l’apposito modulo nel sito ufficiale www.clesa.org

Dott. Giovanni Spinella, Addetto Stampa C.L.E.S.A. – Comitato Linee Elettriche Sicure per l’Avifauna

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