L’area veterinaria dell’ASP di Trapani ha tempestivamente risposto alla richiesta del Tribunale per i Diritti del Malato in riferimento alla singolare moria di piccioni nel territorio di Castelvetrano. A breve infatti saranno avviati gli accertamenti sullo strano fenomeno avvalendosi della collaborazione del Servizio Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche.
Lo rende noto oggi Serena Navetta, responsabile TDM Castelvetrano che dopo la denuncia di un cittadino, Vincenzo Napoli, aveva lanciato il seguente appello:
Numerosi i piccioni che cadono in terra e muoiono dopo lenta agonia. Il Tribunale per i Diritti del Malato di Castelvetrano informa gli organi competenti di una strana moria massiva di piccioni nelle ultime settimane. Cosa sta accadendo? Numerose le segnalazioni pervenute al TDM da parte dei residenti e cittadini che vivono il centro storico castelvetranese fra l’ indifferenza di molti altri. Un fenomeno che ci inquieta.
Doveroso escludere una malattia che possa essere contagiosa per gli essere umani e gli animali. Inviamo dunque chi di dovere, i medici veterinari ASP di Castelvetrano ad attenzionare e monitorare lo strano fenomeno, nonché a recuperare le carcasse per eseguire le dovute analisi, per la tutela della salute dei cittadini.
È un degrado igienico-sanitario nel cuore di Castelvetrano, sulla piazza, per le vie, sui balconi e sui tetti. È doveroso sapere cosa sta accadendo.
Dalla ASP siete stati tempestivi a dare una risposta alla TDM ma non al problema che già era stato segnalato oltre 20 giorni fa. Il sottoscritto aveva evidenziato il fenomeno, già tre settimane fa, informando il Comando dei Vigili Urbani, che se hanno fatto il loro dovere, avranno informato voi della ASP. Ci sono stati anche articoli nei BLOG e nel Giornale di Sicilia, tutto il paese sapeva del problema e voi vi siete decisi soltanto adesso, dopo oltre 20 giorni, ad avviare accertamenti. Come mai non avete provveduto prima? Gli accertamenti ormai sono tardivi, perché se era una epidemia avremmo già avuto delle conseguenze, se si è trattato di un avvelenamento, gli avvelenatori hanno raggiunto il loro scopo perché piccioni ne sono morti a migliaia. Fino a stamane, 24 agosto, alcuni dei pochi che sono rimasti in vita hanno continuato a morire.
Inoltre ricordo che vergognosamente, fino a stamane nessuno ha provveduto a scaricare l’acqua lurida delle vasche della Fontana della Ninfa per impedire che i piccioni la bevessero. Ma è tanto difficile da parte dell’Ufficio Tecnico mandare un operaio per fare defluire quell’acqua? Ma per aprire un tubo di scarico che ci vuole un tecnico? ci vuole un appalto? ci vuole progetto? Bahh….vai a capirci!!!!!!!