Papa Francesco ha ricevuto oggi in udienza i membri del Movimento Cristiano Lavoratori. Tra le migliaia di persone in Aula Paolo VI, anche una nutrita delegazione di circa 170 persone partite da Castelvetrano per incontrare Bergoglio.
A causa della straordinaria partecipazione, non tutti però sono riusciti ad entrare nell’aula delle udienze Pontificie di Via Teutonica in Vaticano. Circa 5000 persone sono rimaste fuori.
No al “lavoro schiavo”, no allo sfruttamento, così pure “ai favoritismi e alle raccomandazioni”. Sì a un mondo del lavoro in cui al centro ci sia “la dignità umana”, sì a una economia che “serva l’uomo e non si serva dell’uomo”.
Papa Francesco ha colto l’occasione per ribadire alcuni punti fermi del magistero della Chiesa sul lavoro e sui processi produttivi. “Il lavoro è una vocazione, perché nasce da una chiamata che Dio rivolse fin dal principio all’uomo, perché ‘coltivasse e custodisse’ la casa comune”, ha esordito Papa Francesco per poi domandarsi: “Come possiamo rispondere bene a questa vocazione, che ci chiama a imitare attivamente l’instancabile opera del Padre e di Gesù?”.
Troppi giovani disoccupati. Sulla “condivisione” il Papa ha osservato: “Il lavoro non è soltanto una vocazione della singola persona, ma è l’opportunità di entrare in relazione con gli altri”.
AUTORE. Redazione