«Le voci isolate rimarranno tali nella lotta alla mafia, quello che serve, invece, è un impegno corale di tutti, al di la delle parole, con la concretezza delle azioni e dei fatti». Lo ha ribadito il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero incontrando stamattina i dieci operai (compresi alcuni della cooperativa «Placido Rizzotto» nel Palermitano) che nell’uliveto confiscato a Gaetano Sansone in contrada Seggio Torre a Castelvetrano stanno raccogliendo le olive per produrre l’olio col marchio di «Libera».

Quei venti ettari sono stati affidati dal Comune alla gestione di «Libera» che – insieme alla Diocesi di Mazara del Vallo (tramite il “Progetto Policoro”) – sta costituendo una cooperativa sociale per la gestione del fondo.

AUTORE.   Max Firreri