Quando è stato arrestato, Matteo Messina Denaro aveva il Covid. Lo ha rivelato il comandante del Ros Pasquale Angelosanto nel corso dell’incontro all’ospedale “San Camillo” di Roma in cui è stato ricostruito il contributo che il sistema sanitario nazionale ha fornito per la cattura del boss. «Il boss era risultato negativo al Covid al tampone fatto in ospedale ma positivo a quello fatto prima di entrare in carcere», ha detto Angelosanto che poi ha raccontato i passaggi che hanno portato alla cattura del boss morto qualche settimana addietro. Fondamentali sono stati gli appunti sulle condizioni di salute di un presunto Mister X trovate a casa della sorella Rosalia durante un’operazione per posizionare le microspie. Appunti che erano all’interno della gamba cava di una sedia. Da lì l’avvio delle ricerche che hanno coinvolto anche il Ministero della salute, visto che i carabinieri del Ros hanno incrociato le informazioni cliniche, trovando un solo codice paziente che aveva tutte le caratteristiche richieste. «Si chiamava Andrea Bonafede e aveva la stessa età, più o meno, di Messina Denaro», ha detto il comandante del Ros. Però Bonafede, nei giorni in cui risultava di essere operato, era in giro in auto o al cellulare.

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