I poliziotti americani, qualche mese fa, sarebbero entrati in un appartamento di New York sulla Fifth Ave. Ci sono arrivati per conto della Procura di Palermo e su indicazione del collaboratore di giustizia Giuseppe Tuzzolino.

Cercano il contenuto di una cassaforte: un hard disk con alcune recenti fotografie di Matteo Messina Denaro. Trovano la lussuosa casa e la cassaforte, ma non c’è traccia del dispositivo elettronico. Sparito o non c’è mai stato?

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Lo rende noto oggi Riccardo Lo Verso sulla nota testata LiveSicilia.

A raccogliere la confidenza di Tuzzolino sono stati i pubblici ministeri palermitani. Ha parlato degli intrecci fra la mafia e la massoneria e si ritiene abbia notizie su Matteo Messina Denaro.

Le ultime hanno condotto gli investigatori fino a New York, nel lussuoso appartamento che Tuzzolino aveva affittato per cinquemila euro al mese. Circostanza verificata.

Lì, così aveva detto, erano nascosti gli scatti che ritrarrebbero il padrino di Castelvetrano. Fotografie scattate non in Italia, ma all’estero. Perché Messina Denaro di Tuzzolino si sarebbe fidato ciecamente, affidandogli commesse e affari in giro per l’Europa.

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