«In Cosa nostra non ci sono regole di successione. Giovanni Motisi è latitante da 26 anni, troppo tempo. Noi abbiamo il dovere di fare cessare la sua latitanza e lo prenderemo, ma non c’è un capo conclamato che arriva dopo Messina Denaro». Lo ha detto, intervenendo alle cerimonie organizzate per il 32esimo anniversario della strage di Capaci il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia. Al boss castelvetranese morto il 25 settembre scorso all’ospedale dell’Aquila, al momento, sono stati sequestrati ben 250 milioni, tra aziende, titoli, immobili, contanti. Il dato è stato dal comandante del Ros Vincenzo Molinese. «La mafia riesce a inquinare la società civile. La forza di Cosa nostra è al di fuori dell’organizzazione: riesce a penetrare tra professionisti, istituzioni è una sua peculiarità. I grandi risultati nella lotta alla mafia creano disorientamenti nelle organizzazioni mafiose», ha detto Molinese.

Maurizio De Lucia, procuratore capo di Palermo (foto Rai)

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