Condannato il ginecologo M. G. dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala, per non aver diagnosticato in tempo un tumore alla paziente, un’insegnante di Castelvetrano, D.S.F. di 41 anni. Il medico che esercita a Mazara del Vallo, dovrà risarcire 80 mila Euro più le spese legali. Il fatto e’ accaduto nel 2007.
Il ginecologo in questione , secondo la ricostruzione degli atti giudiziari, dopo aver avuto in cura per tanti anni la paziente , nonostante le insistenze della donna di sottoporsi all’ esame del pap test, così come previsto anche dalle linee guida del Ministero della Salute, non procedeva all’ accertamento diagnostico.
L’insegnante, avvertendo l’ esigenza di una controllo mirato, dopo un lasso di tempo, trasferitasi a Cesena per lavoro ,si sottopone al pap test in occasione di una campagna di prevenzione,presso una struttura sanitaria locale. Le viene diagnosticato un tumore al collo dell’utero in fase avanzata.
Nel 2009, la giovane insegnante castelvetranese inizia il calvario di chemioterapia e altre cure, con danni permanenti per l’ organismo. Nel 2010 , la donna si rivolge al legale Giovanni Agate del foro di Palermo per avere giustizia su quanto accaduto durante le visite effettuate dal ginecologo , condannato in primo grado con sentenza . 223 del 2014.
AUTORE. Filippo SiragusaLa mia cliente- ha dichiarato- l’avvocato Agate- ha subito un grave danno fisico, nonostante avesse chiesto più volte di fare il pap test al medico, allo scopo di prevenire gravi patologie. Dopo 7 anni ‘dal torto subito, i giudici di Marsala hanno dato ragione alla paziente da me assistita.
Si svegliassero un pò sti medici,dormono troppo tutti e chi ci rimette siamo sempre noi!Non possiamo fidarci di nessuno..
@annalisa
e quando un giudice sbaglia e manda in galera un innocente? E quando un ingegnere sbaglia e costruisce un ponte che si sgretola? e quando un maestro o un insegnante non sa insegnare allontanando gli studenti dalla sua materia? Generalizzare è sempre sbagliato, non facciamo di tutta un’erba un fascio. Chi sbaglia paga, il medico pagherà, punto e basta. Partendo dal presupposto che comunque avrà sbagliato in buona fede e non volendo sbagliare.
Francesco ,nulla da ridire a ciò che hai ribadito , ma Anna Lisa non sbaglia di molto , la mia famiglia ha goduto delle disattenzione di parecchi medici ospedalieri di Castelvetrano , un esempio mia madre ,ricoverata in ortopedia dopo 10 giorni di ricovero mi sento dire dal primario : “sua madre è un po po po esagerata ” sono le testuali parole perché balbuziente , mia madre moriva dopo poco più di un mese per metastasi diffusa in tutte le ossa ,aveva un tumore che un semplice prelievo di sangue avrebbe rilevato , per ultima mia moglie ricoverata in rianimazione e trattata come depressa perché aveva ingerito chi sa cosa , si viene a scoprire banalmente che era mancanza di cortisone , causata da una malattia surrenale. Personalmente posso dire che si sentono tutti professori , ma vi sono paramedici che molto spesso salvano delle situazioni al paradosso del ridicolo .
Trovo molto corretto, che chi sbaglia paghi