“Per lo Stato italiano non essere riuscito finora a catturare Matteo Messina Denaro, inutile nasconderlo, è una sconfitta, bisogna ammetterlo”. Lo ha detto Sergio Lari procuratore capo di Caltanisetta ospite del programma KlausCondicio condotto da Klaus Davi e in onda su You Tube.
E alla domanda provocatoria: “Messina Denaro allora è più potente di Bin Laden?”, Sergio Lari ha risposto “Nelle sue zone gode di molto consenso. Non dimentichiamo che il padre di Messina Denaro, Francesco, è morto da latitante“.
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ma sto pupazzo un po’ cosi’, invece di sproloquiare su ste cose, lo sa’ che i governi corrotti e corruttori, che hanno svenduto e distrutto l’economia dal 1950 ad oggi, nessuno escluso, ci mancianu cu sti cristiani.!
parlate di tasse, aziende che chiudono,aumento dei prezzi, poverta’ incipiente, pensioni decurtate….
vada a chiedere a prodi, dalema, berlusconi, dini, monti,
il ruolo distruttivo nell’economia e nella societa’, i messina denaro nascono e muoiono, la politica distruttiva si tramanda come un virus appena si comanda…
a settembre il lavoro, quello promesso da tempo da tutti
@nemo: se dovessero parlare di tasse, di quanti danni hanno fatto, di quello che si sono pappati, di come ci hanno svenduti, di come ci stanno privando della nostra dignità, di come fanno le cose solo per farsi i comodi loro, non uso altro termine per non essere censurata, dovrebbero ammettere che il PRIMO cancro da estirpare in Italia, è appunto la politica e tutte le lobby che ci girano intorno, le varie caste e tutti i loro privilegi! Ma questo non fa notizia, quindi meglio parlare di Messina Denaro, che è l’unico colpevole del malessere italiano! A me, ad esempio, piacerebbe sapere: CHI stipula gli accordi in Europa, per importare le arance, il grano ecc. tutto quello che concerne la nostra agricoltura? Chi ha deciso che noi dobbiamo morire di fame? Mi riesce difficile credere e non oso manco pensare che sia stato Messina Denaro! E poi chiedo: cosa differisce un crimine di mafia, da un crimine come quello di svendere il proprio popolo, facendolo morire agonizzante? Dove trovo la differenza?
@anna: spero che si sia colto il mio pensiero, ringrazio per non avermi dato addosso. ripeto non sono a favore della persona del messina denaro e famiglia. klaus davi ha piu’ volte attaccato sto galantuomo,
invece di affrontare la disastrosa vicenda del gruppo6 il vero smacco che lo stato ha inferto all’economia del comune, passare in pochi anni da fatturati importanti a fallimento, questo e’ un mistero o un assunto?
saluti
Nemo e Anna avete ben centrato la questione. Quando si parla che questi politici e/o tecnici si sono prestati agli interessi delle lobby per svendere il popolo italiano, si sta parlando di un crimine gravissimo e ciò è la vera questione che dovrebbe risultare al centro dell’attenzione di tutti. Invece, il voler ricondurre e circoscrivere al solo fenomeno mafioso la causa di tutti i mali è un modo per distrarre le masse. Eppure qualche mese fa abbiamo assistito a diatribe riguardanti la denominazione di una manifestazione a Castelvetrano: “no mafia” contro “legalità”. Evidentemente quando di parla di “legalità” si estende il perimetro della questione fino a ricomprendere anche i crimini commessi dai politici corrotti, oltre che del fenomeno mafioso. Mi sorge qualche dubbio sulla autenticità di qualche paladino della sola “antimafia” e non della “legalità”. Semplicemente perché contribuisce alla distrazione di massa perseguita dai poteri forti, da chi delinque legalmente (i corrotti in genere e moltissimi politici) e da chi ne approfitta per avere popolarità.
E’ POSSIBILE O NO CRITICARE PESANTEMENTE LA politica, SENZA PARLARE DI QUEL FARABUTTO E ASSASSINO DI MESSINA DENARO COME SALVATORE DELLA PATRIA!!!!!
IO DICO DI SIIIIII
L’unico problema che lo stato ha con Messina Denaro, è che sui suoi affari non può fargli pagare le tasse, oltre a dare lavoro per tutti, sarebbe il primo contribuente
e tutto sarebbe lecito
Matteo Messina Denaro, il personaggio che torna alla ribalta dalle pagine del settimanale l’Espresso in questo ferragosto all’insegna della mafia vincitrice, è sicuramente prima di tutto il mafioso che passando sotto la Galleria degli Uffizi a Firenze ebbe a dire: QUESTI SALTERANNO !
E il museo più famoso al mondo di li a poco , senza che nessuna fra le forze istituzionali, a tutela dei cittadini potesse farci nulla, è salato, portandosi via la vita dei nostri figli.
Oggi Matteo Messina Denaro viene descritto come colui che dà lavoro ai giovani che interviene là dove lo Stato è carente.
Ai nostri di giovani non solo non dà lavoro, ma si è rubato la loro pensione anche se rimasti invalidi all’80% della capacità lavorativa sotto il tritolo destinato agli Uffizi e alla Torre dè Pulci a Firenze .