Dopo la decisione dell’INPS del 30 aprile scorso, di sospendere le visite fiscali, 120 medici in Sicilia rischiano, dopo oltre 20 anni di attività, di rimanere senza lavoro.

Ieri, la V^ Commissione Lavoro dell’ARS , ha incontrato il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, dr. Toti Amato e alcuni rappresentati della categoria dei medici fiscali, per affrontare la delicata questione lavorativa dei sanitari interessati rimasti senza occupazione.

Durante l’incontro, l’on. Giovanni Lo Sciuto, componente della V^ Commissione ha proposto di avviare i medici fiscali al servizio di guardia medica territoriale e all’interno delle ASP siciliane, nei vari servizi di vigilanza medica previsti.

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Intendiamo presentare- ha affermato l’on. Lo Sciuto- in collaborazione con l’on. Giovanni Greco altro componente PDS-MPA presente in Commissione, un disegno di legge che dia la possibilità a questi professionisti della sanità di poter avere un congruo riconoscimento lavorativo. Non si possono “liquidare” cosi ,medici con tanta esperienza, trattandoli in questo modo.

L’INPS dovrebbe spiegare chi controllerà i lavoratori che non si recano al lavoro per motivi di salute I furbetti, senza controlli, potranno agire indisturbati e i costi rimangono a carico dell’intera comunità. Vorrei capire l’INPS cosa intende fare per verificare chi non rispetta la norma dopo aver sospeso i medici fiscali.

L’ ADDETTO STAMPA
Filippo Siragusa

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