Che combinano le forze belliche dell’Alleanza Atlantica nel Basso Tirreno? C’è un legame – causa ed effetto – tra esercitazioni militari segrete nel Mare Nostrum e le conseguenze sismiche? Soprattutto quando s’interagisce su faglie sensibili ed aree vulcaniche sottomarine?
Cosa stanno sperimentando all’insaputa della popolazione italiana i padroni USA? La ricerca in corso di idrocarburi nei mari italiani, mediante cariche esplosive e cannoni “Air Gun” ha già provocato la morte di numerosi cetacei. In Sicilia si sono spiaggiati numerosi mammiferi marini. Ecco qualche lancio d’agenzia giornalistica.
Prove di guerra
Il prossimo obiettivo dello Zio Sam è l’Iran grazie alla collaborazione italica: è noto anche ai non addetti. Questo è un comunicato ufficiale della NATO: “Saranno circa 2 mila e 500 i militari di 11 Paesi Nato impegnati nella “Proud Manta 12”, la più grande esercitazione annuale inerente la lotta anti-sommergibile organizzata dall’Alleanza. L’esercitazione, prenderà il via domani e si protrarrà sino al prossimo 26 febbraio, nel mar Ionio a sud est della Sicilia. Per quanto riguarda le forze navali partecipanti, si tratta in particolare di: 5 sommergibili, 15 assetti aerei marittimi (comprensivi di elicotteri imbarcati e basati a terra), 12 unità navali di superficie (incluse 2 unità ausiliarie di supporto logistico). Forze navali provenienti da: Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Olanda, Norvegia, Spagna, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti, con l’aggiunta di una Unità per le ricerche scientifiche della Nato. Questa mattina presso la base navale di Augusta si è svolto un evento mediatico di presentazione dell’evento a cura del capitano di fregata, Marcello De Bonis, ufficiale di stato maggiore ai piani del comando alleato delle forze sottomarine. L’attuale edizione della nuova serie “Proud Manta” é l’evoluzione della precedente nota come “Noble Manta” che, come di consueto, si svolgerà nel Mar Ionio, al largo della costa sudorientale della Sicilia. Gli equipaggi dei 5 sommergibili di Francia, Grecia, Italia, Spagna e Turchia avranno l’opportunità di praticare una varietà di tattiche e procedure nello specifico settore di competenza, alternandosi nel ruolo di “cacciatori” e “prede”. L’esercitazione ha l’obiettivo di dimostrare la volontà dell’Alleanza di mantenere un’elevata capacità non solo nella lotta anti-sommergibile ma anche nella lotta anti-superficie, nella sorveglianza in ambiente costiero, ed in altre operazioni marittime attraverso l’esercizio del coordinamento di equipaggi di unità aereonavali e sommergibili multinazionali. Sono state pianificate oltre 100 missioni aeree, che determineranno in media un briefieng per gli equipaggi di volo ogni tre ore, sia di giorno che di notte per tutta la durata dell’esercitazione. La “Proud Manta 12” sarà condotta sotto la responsabilità dell’ammiraglio di squadra Rinaldo Veri, comandante del Comando marittimo alleato di Napoli, che ha programmato l’esercitazione. Inalterata nello scopo, ovvero quello di offrire un’unica opportunità di addestrare il personale imbarcato su assetti militari navali nelle tattiche Asw, la serie “Manta” viene riproposta di anno in anno per meglio allineare le capacità Asw dell’Alleanza con i correnti requisiti addestrativi. Quest’anno, per la prima volta, l’esercitazione ospiterà la nave da ricerca del Nato Undersea Research Centre (Nurc) Nrv Alliance, l’unica unità navale dell’Alleanza e la più silenziosa mai costruita nella sua categoria”.Attività segreta
A quanto pare, anzi, senza ombra di dubbio, alcuni sommergibili a propulsione ed armamento nucleare USA, giocano alla guerra a ridosso delle faglie sismiche attive del Basso Tirreno, proprio dove sorgono numerosi vulcani sottomarini. E poi attraccano nei porti civili italiani, dove non esistono piani di sicurezza noti alla popolazione come stabiliscono le normative di sicurezza in vigore. Al Presidente del Consiglio pro tempore, Monti Mario, ed all’attuale Ministro della Difesa Di Paola Giampaolo (che pure ha frequentato l’Accademia Navale), si chiede di smentire prove alla mano queste “attività clandestine” dell’alleato, pardon, padrone nordamericano.autore. Gianni Lannes
fonte. sulatestagiannilannes.blogspot.fr











mi verrebbe ora voglia di fare aprire un’inchiesta della magistratura sul terremoto del belice, dopo oltre un secolo da messina non c’erano terremoti, e all’improvviso un cataclisma… io non ho mai considerato il nostro un terremoto naturale.dopo gli esperimenti tra india e pakistan, dopo un anno c’è stato il terremoto e maremoto di sumatra… strana coincidenza…
LANCIO UN APPELLO.MI ASSOCIO AD ANNALISAIL SISMA DELL’EMILIA NON MI CONVINCE…LA GEOINGEGNERIA,COME TUTTE LE MALEDETTE MANOVRE OCCULTE DEI POTENTI PER IL CONDIZIONAMENTO DELL’ECOSISTEMA…NON è FANTASCIENZA…MA REALTà…PRENDIAMO COSCIENZA DI QUESTA COSA…E SPUTTANIAMOLI,PERCHè QUANTO MENO RIDUCANO I LORO SPORCHI ESPERIMENTI….
GRILLO, MI APPELLO A TE….COMINCIA A TIRARE QUALCHE URLO ANCHE DA QUESTA PARTE….NOTTE
finalmente qualcuno mi da ,non dico ragione ,ma un minimo di credito.li’ in emilia ci sono giacimenti di gas e petrolio ,guarda caso nella zona epicentrale si doveva fare un impianto di stoccaggio di gas… mah.. prendetemi pure per pazza, ma il mio cuore mi dice altro. quando ero piccola ,papà mi diceva che si facevano esperimenti per fare le dighe ,e lui stesso portava i muli con il tritolo,guarda caso dopo la trinità dopo si sono mosse le faglie del belice proprio a cvetrano, altro che gibellina… non ci credo alla natura dei terremoti…pochi giorni c’erano articoli sul belice e le trivelle dove i sindaci denunciavano la pericolosità delle faglie… altra coincidenza…. poi il petrolio si è scavato a siracusa, colpa dei siciliani a fare i cafani prezzolati pur avendo avuto il val di noto.