Anche quet’anno – come tradizione – è stato realizzato il grande presepe presso la Chiesa della Madonna della Salute a Castelvetrano.
L’attenta progettazione, il duro lavoro uniti alla passione, alla competenza e all´esperienza di Nino Centonze e Giuseppe Fontana, con la preziosa collaborazione del gruppo dei ministranti della Parrocchia, fanno sì che ogni anno si possa rivivere il mistero dell’Incarnazione nell’attiva comunità parrocchiale guidata da Don Rino Randazzo.
Tutto il lavoro ha l’intento di far perpetuare il mistero e la contemplazione del Natale a tutti coloro che lo visitano in particolare ai bambini. La grotta della Natività, concentra la Sacra Rappresentazione in un grande momento di raccoglimento religioso.
Il Presepe è stato realizzato ispirandosi ad un tipico paesaggio della Valle del Belice. Si potranno ammirare oltre che le bellissime statue altre 80 cm anche le tipiche piante selvatiche della nostra zona, come la “curina” (palma nana), la zabbara o il fico d’india. Il gruppo dei ministranti è oltre al servizio liturgico, desidera essere un gruppo attivo nella parrocchia, è la realizzazione del Presepe è un segno di speranza e un abbraccio che desidera coinvolgere tutti.
Le prime fonti del presepe sono i Vangeli di Matteo e Luca, cosiddetti dell’infanzia, che riportano la nascita di Gesù avvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme di Giudea, piccola borgata ma sin da allora nobile, perché aveva dato i natali a Re Davide. Il presepe è una rappresentazione ricca di simboli. Alcuni di questi provengono direttamente dal racconto evangelico. Sono riconducibili al racconto di Luca la mangiatoia, l’adorazione dei pastori e la presenza di angeli nel cielo.
Altri elementi appartengono ad una iconografia propria dell’arte sacra: Maria ha un manto azzurro che simboleggia il cielo, San Giuseppe ha in genere un manto dai toni dimessi a rappresentare l’umiltà.Molti particolari scenografici nei personaggi e nelle ambientazioni del presepe traggono inoltre ispirazione dai Vangeli apocrifi e da altre tradizioni Il presepe moderno indica una ricostruzione tradizionale della natività di Gesù Cristo durante il periodo natalizio: si riproducono quindi tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l’asinello agli angeli, e così via.
La tradizione, prevalentemente italiana, risale all’epoca di San Francesco d’Assisi che nel 1223 realizzò a Greccio la prima rappresentazione vivente della Natività.
AUTORE. Redazione
Un bella realizzazione davvero, invitiamo la cittadinanza a visitarlo. pier Vincenzo Filardo- Pro loco selinunte