Al comitato elettorale è arrivato dopo la mezzanotte: sigaro spento tra i denti e con l’amarezza che si leggeva sul viso. Pasquale Calamia è uscito sconfitto da questa competizione elettorale, arrivando terzo e non passando così alla fase del ballottaggio.

E, ad aspettarlo, c’erano, tra gli altri, gli amici “storici” del partito: Monica Di Bella e Marco Campagna. Portacolori del Partito Democratico, Calamia non ce l’ha fatta e rimane così fuori dal secondo turno della competizione. Portare finanche il neo segretario nazionale del Pd, Nicola Zingaretti non gli è bastato per incassare ulteriori voti. «Ricordo a tutti che Castelvetrano esce fuori da un commissariamento per mafia, c’è chi ancora oggi si nasconde dal dire che ci sono le motivazioni di questo». Sono le due del mattino quando il direttore Max Firreri incontra Calamia davanti il suo comitato elettorale.

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