“Diciamo con forza no alla chiusura della sezione distaccata di Castelvetrano del Tribunale di Marsala, un fondamentale presidio di legalità in un territorio simbolo della lotta alla mafia”.
Lo afferma l’On. Livio Marrocco, vice presidente della Commissione antimafia regionale, intervenendo sui tagli annunciati dal governo nazionale. “Insieme al Sindaco Felice Errante incontreremo nei prossimi giorni Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera, alla quale chiederemo di garantire una presenza, quella del Tribunale, che non è solo simbolica ma anche fondamentale in quel territorio”.
AUTORE. Redazione
Concordo con L’on. Marrocco e con l’avv. Errante. Gli uffici di Castelvetrano non sono soltanto degli uffici, ma un presidio di Legalità anche SIMBOLICA imprescindibile per la rinascita della nostra terra. Comprendo i motivi di fondo della Riduzione di Spesa, ma attenzione a non falcidiare anche i simboli. Lo Stato vince le sue battaglie proprio grazie ad essi: la linearità delle prospettive e delle decisioni, non garantinsce l’unanimità del territorio, anzi, crea diseguaglianze peggiori. In ogni contesto non è possibile prescindere dalla situazione storica e dalla capacità di visione: Castelvetrano, al momento, è in prima linea sulla via di una rinascita. Toccare qui i simboli dello stato è come concedere una mossa in più a Cosa Nostra in una partita di scacchi!
La questione si pone in termini eminentemente politici territoriali, da sempre. Sin dal 1968, anno di istituzione del Tribunale territoriale di Marsala, il nostro territorio bellicismo, che si trova al centro di una valle geograficamente ampia e popolata, fu penalizzato. Gia’ allora venne scelta l’opzione politica: un’altra sede di Tribunale a meno di trenta chilometri da quella del capoluogo trapanese, pur di scippare a Castelvetrano la opportuna e logistica sede giudiziaria che venne assegnata ai marsalesi dell’On.le Pellegrino che approfitto’ cinicamente della debolezza territoriale del Belice ferito dal sisma del 68. Oggi, sarebbe finalmente bene che si vada oltre le solite logiche di potere politico e si pensasse che così come appare giusto salvaguardare il Tribunale di Marsala per la sua importanza strategica e simbolica alla lotta al crimine, specie dopo essere stata la Procura della Repubblica guidata da Paolo Borsellino, analogamente, dovrebbe essere salvata l’idea simbolica della lotta alla mafia, mantenendo intatto il presidio di giustizia anche della sede distaccata di Castellvetrano, geograficamente corretta al centro di una utenza di oltre 100.000 persone e nella città di densita’ mafiosa di Matteo Messina Denaro. Ciò si dovrà mantenere affinché la presa di coscienza morale di questa particolare nostra comunità possa proseguire verso quella oramai imprescindibile ed agognata rinascita sociale che possa passare attraverso la netta esclusione della mafia e della sua retrograda mentalità imbrigliante.
Anche questa volta non siamo stati capaci di far sentire il nostro peso. Siamo più bravi a sostenere i vicini piuttosto che concentrare le nostre energie su progetti concreti.
A poco a poco stiamo perdendo il ruolo di centralità nella valle del belìce che la storia ci ha dato.
Mi ricordo gli incontri con vari politici che ci rassicuravano, uno per tutti l’on. li causi, allora delfino di mastella,durante la xv legislatura.
La storia è sempre la stessa e chi paga siamo sempre i soliti noti.
Come risolvere oggi?
Probabilmente sarebbe utile astenersi dal votare o meglio iniziare a dire in faccia a chi ci ha (male) rappresentato cosa pensiamo di loro.
A loro privilegi a mai finire a noi sacrifici nella stessa misura.
PER TUTTI I POLITICI – PROVATE A CHIEDERMI IL VOTO CON LE VOSTRE BELLE FACCINE DA BRAVI RAGAZZI TIMOROSI E TIMIDI.
caro sindaco mentre lei va a roma…30 padri di famiglia,non che suoi concittadini..perdono il posto di lavoro da speciale fruit .
torni presto e faccia qualcosa….
cordiali saluti un cittadino.