Simone Marcello Caradonna ha ricoperto l’incarico di Dirigente Comunale e di Comandante dei Vigili Urbani di Castelvetrano fino al 2009 quando viene “licenziato” dall’Ente.
Il primo mandato risale al 2005, in forza di successivi provvedimenti sindacali. Nel 2007 il Sindaco Gianni Pompeo rinnova la fiducia a Caradonna con un contratto a tempo determinato (fino al giugno del 2012). Lo stesso Sindaco però nel 2009 rimuove l’incarico in quanto non avrebbe raggiunto gli obiettivi prefissati.
L’ormai Ex Comandante dei Vigili Urbani si rivolge quindi al giudice del Lavoro per chiedere l’annullamento dei provvedimenti di revoca. Quanlche giorno fà arriva la prima soddisfazione di Caradonna, il giudice del Lavoro di Marsala Caterina Greco ha infatti disposto il reintegro al proprio posto di dirigente del Settore della Polizia municipale. Il Comune, che si era costituito parte civile, è stato condannato a pagare le spese legali e il danno economico provocato al dipendente che è pari alla differenza fra il trattamento economico spettantegli per la qualifica dirigenziale e la somma attualmente percepita come legale dell’ente locale.
Al posto di Caradonna, tramite mobilità esterna, fu chiamato l’allora comandante dei vigili urbani di Campobello, Vincenzo Bucca, nelle more di espletare un concorso il cui bando qualche mese fa fu pubblicato e poi ritirato in autotutela, mentre a quanti avevano già presentato l’istanza di partecipazione fu detto che sarebbe stata rimborsata la somma già versata per prendervi parte.
AUTORE. Redazione
Bene! Così agli errati giudizi sulle performance lavorative dei Dirigenti Comunali dati dal nostro Sig. Sindaco e dalla sua Giunta pagheremo (economicamente) le conseguenze noi tutti cittadini castelvetranesi. Senza parole…sarei curioso di sapere a quanto ammonta il danno…
ps: buon re-inizio al Dirigente Simone Marcello Caradonna
Walter…te lo dico io a quanto ammonta …la notizia era sul Giornale di Sicilia di qualche giorno fa, si tratta di appena 220/240 mila euro…ma io sono propenso a credere che era già tutto previsto…fidati…
Auguri per il Dirigente Marcello Caradonna e un grazie per il servizio reso al Dirigente Vincenzo Bucca , persona di straordinaria intelligenza ed umanità.
Colgo l’occasione per invitare il Dirigente Caradonna a visionare lo stato di fatiscenza e di rischio di alcuni edifici scolastici di castelvetrano , alcuni necessitano di interventi immediati per la sicurezza di tutta la popolazione scolastica , alunni e insegnanti.
Buon Lavoro
“il lupo perde il pelo, ma non il vizio”. (cit.)
I presunti 240.000 euro li farei pagare al Sig. Sindaco. , peccato che vengano utilizzati soldi pubblici e a lui poco gliene frega.
Al contrario, frega qualcosa a chi si spacca la schiena dalla mattina alla sera per 1.000 euro al mese, con un mutuo da pagare, figli, moglie, ed ERRORI clamorosi del primo cittadino A CARICO.
VERGOGNA.
……non capisco dove si sia sbagliato.
Dirigenti altamente qualificati di sicuro non possono avere sbagliato nelle valutazioni che hanno colpito il
Dott. Caradonna.
Ma non si dovrebbe agire nella massima TRASPARENZA AMMINISTRATIVA?
I COMPONENTI IL COLLEGIO DEI REVISORI ED IL SEGRETARIO DELL’ENTE DOVREBBERO ESSERE SCELTI NON DALLA POLITICA MA ATTINGENDO A DELLE GRADUATORIE NAZIONALI DI MERITO.
MA LA POLITICA DEVE CONTROLLARE TUTTO……E TUTTI.
BUON LAVORO AL DOTT. CARADONNA!
p.s. NON CAPISCO E NON RIESCO AD AFFERRARE IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE DETTE DA GIUSEPPE:” Walter…te lo dico io a quanto ammonta …la notizia era sul Giornale di Sicilia di qualche giorno fa, si tratta di appena 220/240 mila euro…ma io sono propenso a credere che era già tutto previsto…fidati…” MA IO SONO PROPENSO A CREDERE CHE ERA GIA’ TUTTO PREVISTO……FIDATI ??????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
http://youtu.be/S8JdwcDkwlI
http://youtu.be/A_19X1UDO_0
solo 2 parole:
CHE SCHIFO!!!
Bisognerebbe anche chiedersi però quali “obiettivi prefissati” non avrebbe raggiunto il Dott. Caradonna, se realmente vi fossero le condizioni per rimuoverlo dall’incarico. Andando a memoria ricordo che il Dott. Caradonna in più circostanze avesse ricevuto critiche da parte di molti cittadini per la gestione del traffico, in particolare credo a Marinella, non so se fossero critiche fondate, come già detto vado a memoria…
Ma ritengo sia giusto, cosa che nel nostro paese raramente accade, dare spazio a chi sa più di noi e soprattutto ai vari gradi di giudizio che molto spesso capovolgono i precedenti.
Una cosa però è certa, una decisione da polverone come questa, se non è fondata/motivata è certamente degna di un Sindaco masochista e poco lungimirante, cosa che i più attivi oppositori invece ritengono essere all’esatto opposto.
Dove starà la verità?
Chi sa (CON CERTEZZA)ci illumini!
Cordialità.
Rimango molto perplessa dalle riflessioni di Adriano.
La valutazione degli obiettivi non riguarda noi Cittadini, ma appartiene al Giudice che ha condannato il Comune di Castelvetrano per un licenziamento avvenuto contro la legge. Credo siano state riconosciute ad un lavoratore, che forse (ed io dico FINALMENTE)ha osato ribellarsi al “potente di turno”,le proprie ragioni.
E se la memoria non mi fa brutti scherzi, il Dott. Caradonna veniva criticato dagli stessi vigili per essere “troppo rigido”, ma almeno in quel periodo si vedevano in giro per le vie della città (e lo dice una vittima delle loro multe).
Oggi il Dott. Bucca è forse troppo “BUONO” con i vigili, con la conseguenza che dei vigili nemmeno l’ombra (si mimitizzano troppo bene tra la folla in abiti borghesi?????) e con gli enormi problemi di traffico già evidenziati sul sito che ci ospita (Vedi articolo sulla via Campobello).
Sono d’accordo che l’esito di un ulteriore grado di giudizio può capovolgere tutto, ma se la sentenza venisse confermata…….. E….IO….PAGO!!!!!!
Certo la pubblicazione della sentenza sarebbe veramente ILLUMINANTE per noi poveri cittadini cmq vittime!!!!
Veramente il dr. Bucca a Campobello s’è guadagnato fama di dirigente serio ed intransigente..a Castelvetrano non so.. Io lo vedrei benissimo nella sua ( nonché mia ) città..
la notizia lascia veramente l’amaro in “Bucca”.
Ma è verosimile poter far passare questi “errori”, lasciarli impuniti ed a carico della collettività, così ormai stanca e logora dal comportamento inetto della P.A. nella gestione del denaro pubblico.
Alla fine chi pagherà: il cittadino comune con le toppe nel sedere, ma fino a quando???
con tristezza, vitop
@ Katy
Date le perplessità cerco di spiegarmi meglio:
Credo, ma potrei sbagliarmi, che sia tra i poteri di un Sindaco designare i Dirigenti Comunali o i Comandanti della Municipale.
Ritengo che tali incarichi vengano affidati sulla scorta di stima, fiducia, preparazione dell’incaricato ma soprattutto sulla base di “obiettivi prefissati”, a beneficio della collettività.
Il mio commento voleva sollevare il seguente interrogativo:
C’è la possibilità che realmente questi obiettivi non siano stati raggiunti, tanto da giustificare una rimozione dall’incarico oppure trattasi di “beghe personali”, che poco interessano la collettività anzi la danneggiano, tanto da richiedere un intervento della Magistratura?
E continuavo dicendo:
Visto il tipico e caratteristico essere avvezzi alla colpevolezza precostituita che è insito in noi castelvetranesi, che dell'”attacco al potere” facciamo bandiera, non sarà magari il caso di attendere il giudizio finale, che di certo non spetta a noi stabilire!?
Gentile Katy, anch’ IO PAGHERO’ se così sarà ma preferisco evitare l’attacco a priori perchè credo fortemente che non porti a nulla di buono e costruttivo.
Come si dice spesso, “emu n’arrè comu lu curdaru” ma parliamo sempre di cambiamento!
Cordialità.
…è ovvio che anche il comandante Bucca ora debba chiedere di essere risarcito dal Comune per danno arrecato….no?…io ci tenterei…
IN TUTTI QUESTI COMMENTI SI DIMENTICA UN PASSAGIO, CHE ESISTE LA CORTE DEI CONTI E’ POICHE SI TRATTERA’ SICURAMENTE DI UN DEBITO FUORI BILANCIO PER LEGGE DEBBONO ESSERE TRASMESSI ALLA CORTE SUDDETTA. PERTANTO SE CI SONO I PRESUPPOSTI DI RESPONSABILITA’ I DANNI SARANNO ADDEBITATI AL RESPONSABILE E’ NON ALLA COLLETTIVITA’ .
Complimenti al Comandante Caradonna e anche al giudice che gli ha reso giustizia, non tutti lo fanno.
Finalmente una bella notizia!
Perchè disturbare la corte dei conti?
Ci sono i soldi pubblici dei poveri disgraziati che pagano sanguinosamente le tasse.
Appena il fondo cassa si restringe, piazziamo subito autovelox nascosti, metro alla mano e prendiamo le misure se qualche auto sporge qualche millimetro fuori dalla striscia blu. Fare cassa è facile. Fare cassa serve anche a questo.
Caro Leo Carccioli in qualità di consigliere comunale potresti togliermi un dubbio?
Se l’art. 5 del Regolamento sulle Entrate recita: “Al Consiglio Comunale compete la determinazione di aliquote, tariffe e prezzi,
tenuto conto dei limiti massimi e/o minimi tassativamente previsti dalla legge,
relativi alle entrate di propria competenza fermo restando le disposizioni previsti dal
D.Lgs 77/95 e successive modifiche nell’ipotesi in cui l’ente versi in stato di
dissesto”
Se l’art. 87 dello Statuto Comunale testualmente recita”
Art. 87 Adeguamento delle fonti normative comunali a leggi sopravvenute
1. Gli adeguamenti dello statuto e dei regolamenti debbono essere apportati, nel rispetto dei principi dell’ordinamento comunale contenuti nella costituzione, nella legge regionale 48/91 e nell’ordinamento amministrativo degli enti locali, ed in altre leggi e nello statuto stesso, entro i 120 giorni successivi all’entrata in vigore delle nuove disposizioni.
Se l’art. 5 non ha subito modifiche o integrazioni, si potrebbe conoscere in base a quale NORMA DI LEGGE questa competenza di determinare le tariffe aliquote e prezzi viene ESERCITATA DAL SINDACO E NON DAL CONSIGLIO COMUNALE?
NON PENSI che la TRASPARENZA AMMINISTRATIVA nel nostro Comune in alcuni casi è un’optional?
E’ solo un problema politico-gestionale di una classe politica che vuole controllare tutto e tutti …..non potrebbe spiegarsi altrimenti anche questa incresciosa situazione!
Per Adriano…… leggendo il tuo commento non posso non pensare che non basta essere stimati, preparati etc etc se non si è anche di “gradimento” dell’Amministrazione!
Questa vicenda interessa tutta la collettività, perché non si potrebbe attenzionarla in una prossima seduta di Consiglio Comunale?
http://youtu.be/ShEkDQcQovo
i complimenti non vanno fatti a nessuno. Semmai sarebbe utile verificare la pianta organica del comune di Castelvetrano: tutta intera per sapere, conoscere, controllare chi sono i nostri dipendenti, come sono stati assunti, le loro mansioni e i loro compiti. Considerato che li paga la collettività ed è giusto che la stessa sappia.
Nel caso specifico sarebbe gradito conoscere come è stato assunto il dott. Caradonna, quale sono i suoi compiti e quali le sue effettive mansioni.
Grazie, vitop
240.000,00 euro, più i 200.000,00 finanziati ad Ondablu per le registrazioni del Consiglio Comunale, che non interessano a nessuno, ammontano a euro 440.000,00 euro; non preoccupatevi se Castelvetrano è in ginocchio, se migliaia di famiglie non vivono più per i debiti e perchè non hanno un lavoro, non preoccupatevi se i giovani castelvetrnesi che non hanno la possibilità di estrinsecare le loro capacità nel loro territorio vanno nel nord italia, non preoccupatevi se si pensa solo e sempre a realizzare piazze, strade e opere d’arte, tanto il Sindaco sta bene, i suoi amici stanno bene e se gli altri stanno male che gliene frega al Sindaco????
permettetemi di dirlo: basta, basta e basta!!!!
caro baldassare ne’ abbiamoparlato una volta e’ sono d’accordo con nel sostenere che le tariffe e le aliquote dovrebbero essere determinate dal consiglio comunale.
Il sindaco a suo dire si rifa’ ad una norma regionale che va’ in deroga.
Per quanto riguarda i debiti fuori bilancio volevo sottolineare che esistono delle responsabilita’ e che la corte dei conti cerchera’ di colpire i veri responsabili dei danni provocati alla collettivita’.
Pertanto volevo dire che “chi rompe paghi” pertanto se il sindaco ha fatto un abuso paghera’ lui e non la collettivita’ come giusto che sia.
X Giovy:
…non ti dimenticare che ci sono i circa 280.000 € all’anno per quei meschini da cantanti stonati e per quei quattro botti che fanno luce durante le domeniche dell’estate selinuntina…e cosi siamo a circa 750.000 €…che vuoi che siano…
Caro Leo non sono a conoscenza di questa norma regionale che va in deroga e che sposta le competenze dal Consiglio Comunale al Sindaco.
Potresti dirmi per favore qual’è questa norma? o basta che lo dice il Sindaco e per il Consiglio Comunale tutto quello che dice il Primo Cittadino deve essere considerato Vangelo?
Voglio prendere per buona l’esistenza di questa norma ma allora perché entro 120 giorni dall’entrata in vigore di questa “fantomatica” norma non si è proceduto ai sensi dell’art 87 dello Statuto Comunale alla modifica dell’art. 5 del Regolamento delle Entrate?.
Una sola cosa critico al Consiglio Comunale tutto: come mai non si è interessato nel capire che il costo del servizio smaltimento rifiuti sia stato triplicato dall’01/01/2005 con l’entrata in funzione della Belice Ambiente rispetto alla data del 31/12/2004 quando era direttamente il comune a gestire tale servizio!
Non riesco a capire come mai il Consiglio Comunale non abbia mai attenzionato il Contratto di Servizio con la Belice Ambiente chiedendone il rispetto delle norme ivi contenute!
STIAMO PARLANDO DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI IN SICILIA CHE IO CONSIDERO LA MADRE DI TUTTE LE TRUFFE…LA TRUFFA PER ECCELLENZA NEL MOMENTO IN CUI LA REGIONE SICILIANA CHIEDE UN PRESTITO DI UN MILIARDO DI EURO PER RIPIANARE I DEBITI “LEGITTIMAMENTE” VANTATI DALLE AA.TT.OO”
la gestione dei rifiuti in sicilia e’ la prova provata di una politica che ha TRUFFATO il popolo siciliano!
Per questo il consigliere Martire ha chiesto l’istituzione di una Commissione spero che si faccia al più presto e chi ha responsabilità nella TRUFFA DEI RIFIUTI possa finalmente pagare in sede civile e penale! NON SI PUO’ continuare a gestire la cosa pubblica TUTELANDO INTERESSI CHE NON COINCIDONO CON QUELLI DEI CITTADINI
ALTRA QUESTIONE
Trovo alquanto strano che l’Amministrazione abbia dato in appalto la gestione del servizio idrico ad un’altra Società con il ribasso appena del 2% quando sappiamo che in media i ribassi non sono inferiori al 20% (si è presentata una sola ditta)
Non capisco come mai questo appalto quando di fatto il Partito della Rifondazione Comunista attraverso una petizione popolare raccogliendo centinaia di firma aveva chiesto la gestione pubblica di tale bene che è stata anche confermata con l’ultimo referendum popolare.
il comune ha tanti lavoratori precari eppure preferisce appaltare all’esterno un servizio che per legge deve essere totalmente pubblico!
IN CONSIGLIO COMUNALE AVETE AFFRONTATO QUESTA PROBLEMATICA?
Caro Leo molti consiglieri comunali hanno le pezze agli occhi…mi rivolgo ai pochi consiglieri comunali che hanno gli occhi aperti tra cui rientri anche tu per dirvi che non basta agire solo con gli occhi aperti ma si deve agire anche con gli occhi del cuore anteponendo gli interessi della collettività tutta ad altri interessi che non possono non coincidere con il bene comune!
ciao
mI PIACEREBBE CHE SI PUBBLICASSE LA NOTA CON LA QUALE LA rEGIONE sICILIA SI è ATTIVATA PER CHIEDERE TALE PRESTITO.
REPUBBLICA ITALIANA
Assessorato dell’Economia
Dipartimento Regionale Bilancio e Tesoro
Ragioneria Generale della Regione
Servizio Tesoro
Via Notarbartolo, 17-90141 Palermo
Telefono 091-7076734 – Fax 091-7076793
Prot.n. 25″???- Palermo, 2 O flPR, 2011
Oggetto: Avviso per la selezione di una proposta finanziaria finalizzata a
monetizzare i crediti legittimamente vantati dalle società d’ambito
territoriale (ATO) della Sicilia.
Vista la Legge Regionale 22 dicembre 2005 n. 19 e in particolare l’articolo 21
comma 17 che istituisce un fondo di rotazione a favore delle società degli
ambiti territoriali ottimali destinato a garantire la copertura delle spese
inerenti la gestione integrata dei rifiuti nei casi di temporanee difficoltà
finanziarie;
Visto il comma 1 dell’articolo 61 della Legge Regionale 14 maggio 2009 il quale
prevede che “Za Regione, per il tramite dell’Agenzia delle acque e dei rifiuti,
provvede, ove indifferibilmente necessario, entro 10 giorni dall’entrata in
vigore della presente legge, alla nomina di commissari ad acta presso i
comuni e le società d’ambito con l’incarico di individuare ed attuare le
operazioni necessarie per monetizzare i crediti legittimamente vantati dai
singoli ambiti territoriali ottimali (ATO) alla data del 31 dicembre 2008,
facendo ricorso ad operazioni finanziarie assistite, anche mediante il
supporto della Regione, la quale può avvalersi di uno o più advisor. I
commissari ad acta procedono, altresì, alla totale liquidazione dei debiti
anche attraverso procedure transattive “;
Vista la legge regionale 8 aprile 2010 n. 9 riguardante la “Gestione integrata dei
rifiuti e la bonifica dei siti inquinati” e in particolare i commi 1 e 2
dell’articolo 19 i quali dispongono la liquidazione delle società d’ambito, la
nomina dei liquidatori e la istituzione di un’apposita gestione liquidatoria;
Visto l’articolo 45 della legge regionale 12 maggio 2010 n. 11 riguardante
“Interventi a favore dei Comuni per il ripianamento dei debiti. Piano di
rientro”;
Considerato che in esecuzione di quanto sopra, la Regione Siciliana, al fine di procedere
alla liquidazione degli ATO intende attuare la monetizzazione dei crediti
dagli stessi vantati che ammontano a circa € 1000 milioni ovvero al minor
importo determinato dalla gestione liquidatoria;
Atteso quanto sopra la Regione Siciliana con il presente avviso intende procedere alla
selezione di una proposta finanziaria finalizzata a monetizzare i crediti vantati
dagli ATO al 31/12/2010.
Gli Istituti di Credito interessati, sono invitati a formulare, nel merito, una specifica
proposta finanziaria che dovrà tenere in considerazione i seguenti elementi:
– la prospettata operazione finanziaria, per evidenti implicazioni sul patto di
stabilità e sulla legislazione esistente, non potrà essere effettuata direttamente nei
confronti dei Comuni soci degli ATO, né nei confronti della Regione Siciliana;
– la tempistica delle azioni di recupero dei crediti da parte degli ATO dovrà
contemplare termini congrui di dilazione concessi ai debitori, a cui correlare
l’operazione finanziaria, che sia proiettata nel medio/lungo termine onde
consentire una comoda possibilità di rimborso e quindi evitare disagi economici e
sociali alle comunità coinvolte;
– rating assegnato alla banca partecipante, da parte di Moody’s, Standard and
Poor’s e FitchRatings;
– esperienza specifica nel settore pubblico italiano;
– possesso dei requisiti previsti dal Decreto Legislativo 1 settembre 1993, n. 385 e
dal Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e successive modifiche ed
integrazioni.
Si specifica inoltre che, data la natura pubblica del credito originario, lo stesso non
potrà essere oggetto di cessione quale garanzia del finanziamento.
Per ognuna delle proposte finanziarie suggerite dovranno essere specificati i possibili
rischi connessi nonché eventuali soluzioni per la loro riduzione al minimo.
Le proposte presentate non saranno ritenute, comunque, vincolanti per
l’Amministrazione Regionale che, si riserva la facoltà di non dar luogo ai successivi
atti di selezione della proposta finanziaria, senza che i concorrenti possano vantare
pretese o indennizzi di sorta per il fatto di aver presentato proposte.
La partecipazione alla selezione comporta l’acccttazione, senza riserve, di tutte le
prescrizioni e le precisazioni del presente avviso.
I soggetti interessati sono quindi invitati a far pervenire, a loro esclusivo rischio ed
onere, entro le ore 12:00 del 14° giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso
nella G.U.R.S. al protocollo generale dell’Assessorato dell’Economia –
Dipartimento Bilancio e Tesoro – Ragioneria Generale della Regione, Via
Notarbartolo, 17 – 90142 Palermo, un plico chiuso e sigillato contenente le loro
proposte.
La domanda per l’ammissione all’avviso di selezione deve essere predisposta in
lingua italiana.
Si precisa che il predetto termine è da considerarsi perentorio e quindi a pena di
esclusione e che al riguardo faranno fede, unicamente, il timbro a calendario e l’ora
di arrivo apposti sul plico dal citato protocollo generale.
Sullo stesso plico dovrà essere apposta l’indicazione del mittente e la seguente
dicitura: “Contiene manifestazione di interesse per i’individuazione di una
proposta finanziaria finalizzata a monetizzare i crediti legittimamente vantati dalle
società d’ambito territoriale (ATO).
Nel termine sopra assegnato gli istituti di credito dovranno far pervenire la loro
manifestazione di interesse con una dichiarazione sommaria ma contenente gli
elementi essenziali dell’operazione finanziaria proposta.
La proposta completa dovrà essere invece presentata, dagli istituti che hanno
manifestato l’interesse ad eseguire l’operazione, soltanto dopo che la Regione avrà
valutato favorevolmente la tipologia di intervento finanziario suggerita.
La valutazione delle proposte avverrà ad insindacabile giudizio della Regione
Siciliana.
Per eventuali ulteriori informazioni si invita a contattare il Servizio Tesoro di questo
Dipartimento nella persona del Dirigente del Servizio, Dott. Gaetano Chiaro – tei.
+390917076734 – email : servizio.tesoro.bilancio@regione.sicilia.it
QUANDO SI PARLA DI CREDITI LEGITTIMAMENTE VANTATI DALLE SOCIETA’
D’AMBITO ALTRO NON SI FA CHE OFFENDERE L’INTELLIGENZA E LA DIGNITA’ DEL POPOLO SICILIANO
signor Genova, lei così facendo mette in crisi il consigliere comunale! Che vuole che ne sappia di leggi e regole di etica politica il 95% dei consiglieri? Chieda loro piuttosto se hanno mai compreso la politica del buon padre di famiglia!
Caro sig. Genova ha ragione quando dice che molti consiglieri comunali hanno le pezze negli occhi…..difatti per molti il consiglio comunale è il luogo giusto per dormire, lontano dalle urla delle mogli e dei figli, e l’occasione giusta per fottersi lo stipendio per 5 anni;; chi cazzo se ne frega di Castelvetrano e della cittadinanza??
io ho deciso di candidarmi alle prossime elezioni perchè i peli sulla lingua non posso tenermeli più…!! sono una donna, sono giovane, sono laureata e ho molte idee e molta grinta, i vecchietti mettiamoli nell’angolino, è arrivato per loro il momento di starsene sotto le coperte e dormire dolcemente
. Buonanotte!!
Una delle domande più frequenti a cui il neo Commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia è chiamato a rispondere riguarda l’organo di governo dell’ente comune competente ad adottare provvedimenti di carattere integrativo in tema di determinazione della tassa per i rifiuti solidi urbani (TARSU). Il problema della TARSU è tornato d’attualità all’indomani della decisione della Corte Costituzionale1 con la quale, nel sindacare la natura giuridica della tariffa d’igiene ambientale (TIA), si è affermata la natura tributaria della tariffa introdotta nell’ordinamento con il D.Lgs n. 22/972.
La normativa di riferimento
La norma fondamentale dalla quale trae origine la TARSU è rappresentata dal D.lgs. n. 507 del 15/11/1993 il quale, in attuazione del comma 4 dell’art. 4 della legge di delegazione 23/10/1992 n. 421, ha stabilito, all’art. 58, che, in relazione all’istituzione e all’attivazione del servizio relativo allo <> nelle zone del territorio comunale, i Comuni <> da applicarsi <>, secondo appositi regolamenti comunali, a copertura (dal 50% ovvero, per gli enti locali dissestati, dal 75%) del costo del servizio stesso, nel rispetto delle prescrizioni e dei criteri specificati negli artt. da 59 a 81 del medesimo decreto legislativo. Tale norma conferisce ai comuni il potere-dovere di articolare un piano tariffario finalizzato ad una distribuzione del peso fiscale tra i cittadini amministrati sulla base di un calcolo che tiene conto delle diverse categorie di contribuenti nel rispetto, peraltro, del principio comunitario del “chi inquina paga”.
Se il potere impositivo, per questa tipologia di tributo, appartiene chiaramente al comune, non risulta altrettanto chiara la competenza dell’organo comunale preposto a ciò. Il rimando alla normativa generale che disciplina le competenze degli enti locali diventa una tappa necessaria. Il riparto di competenze tra consiglio e giunta in materia si fonda, non diversamente da quanto accade in altri ambiti, sul criterio della competenza generale riservata all’organo consiliare e sul riconoscimento all’esecutivo di una competenza in via meramente residuale.
In materia di tributi il D.lgs. n. 267/2000 (Testo Unico degli enti locali) all’art. 42, 2° comma, lett. f), stabilisce la competenza dell’organo consiliare ai fini dell’istituzione e ordinamento dei tributi, con esclusione della determinazione delle relative aliquote. Con l’entrata in vigore del citato Testo Unico, ha trovato definitiva soluzione la vexata quaestio relativa all’individuazione, nel vigore dell’art. 32 della legge n.142/1990, dell’organo comunale competente ad adottare i provvedimenti di determinazione delle aliquote dei tributi locali, escludendo espressamente la materia tra quelle di attribuzione del consiglio. Infatti, secondo l’insegnamento della Corte di Cassazione, nella vigenza della legge n. 142/90, competente in via esclusiva ad adottare i provvedimenti relativi alla determinazione e all’adeguamento delle aliquote del tributo era il predetto organo consiliare4. In pratica il legislatore del T.U., facendosi carico dell’esistenza nella legge di riforma dell’ordinamento degli enti locali di una norma che non distingueva tra istituzione di tributi e determinazione di aliquote, ha preferito eliminare la seconda dalle competenze attribuite all’organo consiliare. Pertanto, stante il principio del potere residuale in capo alla giunta, è legittimo affermare che, negli enti locali delle regioni a statuto ordinario, la determinazione delle aliquote della TARSU appartenga all’organo esecutivo del comune e quindi alla giunta.
La normativa regionale
Nell’ordinamento siciliano, che com’è noto gode di potestà legislativa esclusiva in materia di enti locali in forza dell’art. 14 dello Statuto, l’art. 32, lett. g), della L. n. 142/1990, che attribuisce al Consiglio comunale la competenza ai fini dell’istituzione e ordinamento dei tributi è stato recepito in modo statico dall’art. 1, lett. e), L.r. n. 48/1991. Il citato accorgimento legislativo apportato dal Testo Unico non sembra quindi direttamente applicabile nell’ordinamento siciliano.
Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sia in sede consultiva che in sede giurisdizionale, ha tuttavia escluso la competenza dell’organo consiliare sulla base di una non meglio precisata applicazione della riforma dell’ordinamento degli enti locali, attuata con il citato D.lgs. n.267/2000. Secondo l’autorevole Giudice d’appello, “ne discende che all’espressa esclusione della competenza consiliare in tema di determinazione delle aliquote e alla mancata espressa attribuzione alla giunta della suddetta competenza deriva la residuale competenza del sindaco”.
CARO BALDASSARE COME VEDI TI INVIO L NORMA CHE GIUSTIFICA LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE AL SINDACO.
FACCIO PRESENTE CHE QUESTO NON LO CONDIVIDO PERCHE’ SONO CONVINTO CHE LE TARIFFE LE DOVREBBE DETERMINARE IL CONSIGLIO COMUNALE in modo che la prestazione tributaria imposta ai membri della collettività sia frutto di quella dialettica democratica che può essere dispiegata compiutamente solo nella sede assembleare, ove i rappresentanti del popolo (o della comunità locale di riferimento) possono liberamente confrontarsi. Siffatta modalità di esercizio della potestà impositiva richiede senz’altro la estrinsecazione delle dinamiche proprie del dibattito consiliare al fine di permettere ai rappresentanti del corpo elettorale locale di valutare appieno le conseguenze che un prelievo fiscale così concepito può provocare sulla comunità di riferimento e, più in specie, sugli utenti del servizio”. QUANDO VUOI CI POSSIAMO INCONTRARE E FORMULARE INSIEME UN’INTERROGAZIONE SULL’ARGOMENTO. Per quanto riguarda le considerazioni di acume e giovy posso solo dire che intanto sarebbe corretto identificarsi con nome e cognome come facciamo noi e posso ffare un’imbocca a lupo a giovy visto che si vuole candidare. Ci vuole un consiglio comunale composto dalla maggioranza di persone serie competenti e corrette e forse qualcosa la potremmo cambiare.Attenzione l’importante e’ non sbagliare il sindaco , perche per il futuro ne’ occorre uno giovane con competenze ed un po d’esperienza e soprattutto onesto. ciao
L’Associazione di Volontariato “Rangers del Mare” di Castelvetrano, si congratula con il Dott. Marcello Caradonna per l’esito positivo della sentenza contro l’amministrazione del Comune di Castelvetrano, che come da verdetto gli era stato revocato illegittimamente l’incarico, il Comune viene condannato come giusto che sia dal Giudice Caterina Greco al risarcimento di tutti i danni subiti. l’Associazione augura al Dott. Caradonna il suo reintegro nel più breve tempo possibile per continuare la sua attività professionale nell’interesse di una migliore gestione del territorio cittadino. Cordialmente Ass. Rangers del Mare.