Dopo la morte di Totò Riina, la figlia Maria Concetta ha deciso di parlare con i giornalisti. Le sue parole in onda questa sera a LE IENE nel servizio realizzato da Giulio Golia.
“Noi eravamo con mio padre – ha detto la figlia del boss – stavamo insieme. In giro per l’Italia sempre, di continuo, non ci fermavamo mai. Non andavamo a scuola, era mia madre a farci da insegnante, perché giravamo sempre. Ma nonostante tutto facevamo una vita normale, andavamo a fare la spesa“.
“Io, mio padre, mia madre e i miei fratelli siamo stati sempre insieme durante la latitanza. Non andavamo a scuola, era mia madre a farci da insegnante perché giravamo sempre, di continuo, non ci fermavamo mai. Lui diceva che per il lavoro dovevamo andarcene in un altro posto. Non lo capivamo, magari eravamo pure piccoli. Non avevamo questa percezione di una cosa brutta, negativa, tipo che fossimo braccati. Non ci diceva ‘dobbiamo scappare’ di notte oppure ‘dobbiamo allontanarci perché siamo seguiti o siamo braccati’. No, lui ci diceva con calma ‘dobbiamo andarcene’. E così facevamo le valigie e ce ne andavamo”.