In questi giorni esce Pure Songs per l’etichetta Jazz Collection di Roma, un progetto nato dall’amore per la capacità comunicativa ed emozionale di una melodia, sia essa proveniente dal jazz o dal vasto e vario patrimonio di ascolti che ognuno di noi accumula e custodisce negli anni.
Le musiche di Pure Songs sono la fonte l’ispirazione per la scrittura dei testi, che sono quindi strettamente legati ad esse, ne dipendono e ne sono il frutto. Il progetto nasce anche dall’amicizia e dalla collaborazione fra due musiciste, Laura Lala (cantante, autrice di alcune musiche e di tutti i testi) e Sade Mangiaracina (pianista ed autrice di alcune musiche, astro nascente del jazz italiano), che hanno scoperto di condividere, oltre all’amore per il jazz e l’improvvisazione, la stessa passione per le “canzoni” e di attribuire grande valore al testo, alla sua interpretazione e alla sua composizione in inglese ed in siciliano, dialetto che appartiene alla cultura ed alle radici di entrambe.
Laura Lala spiega: “Pure Songs perché da un po’ di tempo rifletto sul concetto di purezza, intesa come sincerità, onestà, che poi sono i regali più grandi che secondo me ci ha lasciato il jazz; ne ho parlato con Sade e dall’incontro con la sua musica questa idea è diventata un progetto. L’uso del dialetto siciliano non è frutto di una scelta razionale, ma d’istinto; rappresenta l’identità. Mia nonna Ninetta è forse la prima persona che mi ha sentito e fatto cantare, cantavamo insieme in dialetto: prima o poi la tua vera natura ti viene a cercare.”
Non è un caso, forse, che al termine di un concerto nella capitale, Lala venne avvicinata da un siculo emigrato che l’abbracciò sentenziando: “La Camilleri della musica!”
Del disco fanno parte brani come La Varca, “uno scorcio di vita sul mare. Il punto di vista di chi pesca e di chi soccombe ed è pescato sotto lo sguardo sovrano dell’oro nero, mare che accoglie il rosso del sole al tramonto”; Bread: “Per definire una persona buona d’animo, si usa dire è un “pezzo di pane”. Il testo si riferisce ad un ragazzo siciliano. La parola bread oltre a significare pane nella lingua inglese, suona come il nome di un pianista che io e Sade adoriamo; L’urtimu di l’urtimi: “l’ultimo giorno della vita, che può arrivare quando meno te l’aspetti e coglierti impreparato e nel pieno desiderio di vivere ancora”; In the Night, ovvero “la paura di amare ed il desiderio di essere amati senza nessuna paura”; Love, “La parola magica: love love love. Credo che oggi l’Amore sia il vero atto rivoluzionario”; Dear Music, “una sentita lettera di ringraziamento alla Musica perché impreziosisce le nostre vite.”
Ma Laura Lala forse raggiunge il suo apice con la struggente e atavica S’iddu moru che nasce da una frase, citata dal testo della Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni, “che mi colpì al cuore per la sua bellezza e che mi sembrò rispecchiare profondamente un modo di essere “siciliano”. Scrissi subito un giro armonico per poterla ricantare a mio modo”; un’altra perla di questo disco d’esordio sembra essere Idda, testo che farebbe impazzire l’ultima Carmen Consoli, ispirato dalla musica del grande pianista palermitano Salvatore Bonafede.
I Pure Songs si sono esibilti a Selinunte per la prima edizione del Selinunte Jazz Festival
Il progetto verrà presentato l’8 Gennaio alla Feltrinelli di Palermo e il 12 Febbraio alla Casa del Jazz di Roma.
Nel disco suonano:
Laura Lala, voce
Sade Mangiaracina, piano
Diego Tarantino, contrabbasso
Claudio Mastracci, batteria
Special Guests:
Salvatore Bonafede, piano e Fender Rhodes
Piero Delle Monache, sax tenore
Marco Spedaliere, sax soprano
articolo scritto da
Laura Montanari
per musicalnews.com
Che progetto fantastico!! Jazz e dialetto siciliano…che armonie d’impasto tra note e spirito.
Amore come atto rivoluzionario, parole e musica che sgorgano dal cuore ed al cuore vanno a colpire.
Da oggi potro’ aggiungere, quando mi chiedono della Sicilia, che e’ anche la terra dei Pure Songs…
….allora tutti a comprare il cd!!!
cd esauriti a fine presentazione-concerto.Pubblico e critici entusiasti alla Feltrinelli di Palermo