L’odissea è cominciata la sera del 24 Aprile, quando, intorno alle 19,00, mentre l’uomo percorreva a piedi, in compagnia della moglie, il viale Roma, a causa del dissesto del marciapiede che presenta in tutta la sua larghezza una serie di mattonelle lesionate, spaccate e traballanti, scivolava improvvisamente all’indietro e cadendo di peso senza alcun preavviso, urtava violentemente il capo nella parte posteriore e rimaneva disteso a terra privo di conoscenza.

Mio padre è stato messo in disparte, con la barella e spostato da un posto all’altro, senza che nessuno capisse la gravità della situazione, visto che era privo di conoscenza.

racconto della figlia Enza in un articolo di Francesca Capizzi (Gds)

Arrivato al pronto soccorso alle 19:40 l’uomo, privo di conoscenza, ha atteso fino alle 22,00 per una tac, poiché la dottoressa non arrivava. Poco prima della mezzanotte, l’uomo veniva trasferito d’urgenza all’ospedale Villa Sofia di Palermo con l’elisoccorso. Ieri, Giuseppe non ce l’ha fatta più, è morto dopo oltre due mesi di ricovero, in stato di coma, senza rispondere ad alcuno stimolo. Le lesioni riportante con l’incidente erano molto gravi.

La famiglia adesso prova un terribile dolore nel pensare che una maggiore efficienza nelle prime ore del ricovero, avrebbe potuto salvare la vita del caro Giuseppe.

L’Asp di Trapani sta indagando per verificare come sono andati i fatti ed accertare le eventuali responsabilità del personale medico, dato che, come riferiscono i familiani, il paziente si sarebbe aggravato dopo l’ingresso in ospedale di Castelvetrano a causa degli accertamenti avvenuti con notevole ritardo.

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