È morto per un malore all’ospedale di Magenta, in Lombardia, l’avvocato Giovanni Bosco, 67 anni, originario di Castelvetrano ma da decenni trapiantato nel Milanese. Bosco è stato arrestato insieme ad altre tre persone nell’ambito di un’inchiesta della Guardia di Finanza per un sistema di bancarotte, frodi fiscali e riciclaggio. Ma poco dopo l’arresto ha accusato un malore. Il nome di Bosco era emerso nell’inchiesta “Hydra” dell’Antimafia milanese, legato a quello del cognato dell’avvocato, Paolo Errante Parrino, 76 anni, considerato dalla Dda uno degli uomini di Matteo Messina Denaro in Lombardia. Tra i quattro arrestati della Guardia di Finanza c’è anche Antonino “Tony” Carollo, condannato in via definita nell’inchiesa “Duomo connection”. In questa inchiesta delle Fiamme gialle Bosco, secondo la procura, avrebbe «pianificato e diretto il sistema fraudolento delle società». Nell’indagine dove è rimasto coinvolto Bosco, sono 22 gli indagati.

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