“E’ suonata l’ora del gemellaggio fra l’Algeria e la Sicilia e l’avvio della cooperazione economica a partire dal settore agroalimentare”. Questo è quanto dichiarato dall’Ambasciatore in Italia della Repubblica Democratica Popolare di Algeria S.E. Rachid Marif in visita in Sicilia per tre giorni su invito del Presidente del Distretto della Pesca Giovanni Tumbiolo. L’Algeria parteciperà, con una importante delegazione istituzionale ed imprenditoriale, alla prossima edizione (8-11 ottobre), la quarta, di Blue Sea Land, l’Expo dei Distretti del Mediterranoneo, dell’Africa e Medio-Oriente.
L’Ambasciatore Marif, accompagnato dalla moglie e dal responsabile economico dell’Ambasciata di Algeria in Italia dott. Azeddine Riache ha incontrato nel suggestivo scenario del Baglio Trinità di Castelvetrano dominato dalla splendida chiesa arabo-normanna “SS. Trinità di Delia”, il Sindaco di Castelvetrano Avv. Felice Errante ed è stato ospite a cena di un gruppo di imprenditori del territorio: Giuseppe Curaba, imprenditore di grandissima esperienza da oltre 35 anni nel settore della lavorazione e commercializzazione di olive da mensa, Nicola Egitto, imprenditore nel campo immobiliare e commerciale, e Francesco Messina imprenditore del mondo Conad.
GUARDA IL VIDEO
L’Ambasciatore Marif dopo aver apprezzato moltissimo la qualità della “nocellara del Belice”, uno dei maggiori prodotti dell’eccellenza siciliana, ha sottolineato la necessità dell’avvio di un “gemellaggio” fra la Sicilia e l’Algeria attraverso la cooperazione nei settori dell’agricoltura, in particolare nella lavorazione e commercializzazione di olive da mensa, della pesca e dell’industria conserviera, dell’innovazione tecnologica, della formazione. Marif ha poi auspicato l’intrapresa di progetti nel campo della cultura in considerazione delle comuni radici mediterranee fra l’Algeria e la Sicilia e degli storici rapporti di amicizia fra il popolo algerino e quello italiano; Marif nel corso della cena ha così proposto un brindisi in onore della Festa della Repubblica Italiana.
Nello stesso pomeriggio di ieri la Delegazione Algerina, sempre accompagnata dal Presidente Tumbiolo ha visitato il Parco Archeologico di Selinunte. Il soggiorno in Sicilia dell’Ambasciatore Marif in questi giorni prevede incontri istituzionali e la visita alle strutture produttive e tecniche del Distretto della Pesca.
____________________________________________
DISTRETTO PRODUTTIVO DELLA PESCA-COSVAP
Un altro ambasciatore, un altro annuncio. Ma per piacere!
Fatevi un giro nell’archivio di Castelvetrano Selinunte e scoprirete la vocazione diplomatica di Felice Errante, da quando il 30 gennaio 2007, ancora assessore, se ne andò a Dubay. Più recentemente, da sindaco, il 18/4/2013 ha ricevuto l’ambasciatore della Lituania, il 26/2/2014 quello dello Yemen, il 27/4/2014 l’ambasciatore del Costa Rica, il 4/8/2014 un non meglio precisato membro della famiglia reale del Kuwait, il 14/8/2014 operatori della Moldavia, il 23/10/2014 un sedicente ambasciatore UPF. Per non parlare dell’accordo per le alghe (stabilmente puzzolenti a Selinunte) con relativo viaggio in Tunisia.
Bene, a parte foto ricordo e comunicati, cosa rimane di tutta questa attività “internazionale”? Crocetta style = la politica degli annunci.
Sa il nostro Sindaco che l’Algeria è uno Stato che non rispetta i diritti umani? Se non lo sa, vada a rileggersi il rapporto di Amnesty International dell’anno scorso: “Le autorità algerine hanno continuato a limitare le libertà d’espressione, associazione e riunione, disperdendo le manifestazioni e vessando i difensori dei diritti umani. Le donne hanno subito discriminazioni nella legge e nella prassi. I responsabili delle gravi violazioni dei
diritti umani compiute nel corso degli anni Novanta, oltre che di tortura e altri maltrattamenti nei confronti di detenuti in anni successivi, hanno continuato a godere dell’impunità. I gruppi armati hanno compiuto attacchi che hanno causato perdita di vite umane. Sono state segnalate almeno 153 condanne a morte; molti convertiti al cristianesimo devono nascondere la loro fede per evitare la condanna per apostasia”.