Lettera a Francesca Lentini, Docente di Scienze del Liceo Scientifico “Michele Cipolla”

Ci sono giorni pieni di luce che riflettono l’alba e poi ci sono tramonti che riflettono la luce, così abbaglianti che, giunta la notte, non possono che brillare nel cielo infinito.

Ci sono donne tacite e laboriose, madri instancabili, protettrici del nido all’inverosimile, che non chiedono aiuto e lentamente trascinano i giorni e per un sogno si consumano e alla fine vincono al di là del tempo e dello spazio e degli umani limiti, perchè li regge un amore incondizionato.
Ci piace immaginarti così: con il tuo bellissimo cappotto di visone, la tua borsa di pelle fiorentina, il tuo incedere da matrona e il tuo sorriso delle grandi occasioni, presentarti al cospetto di Dio con il tuo bicchiere in mano pieno dell’amore di chi ti ha voluto bene, ma soprattutto di tuo figlio Riccardo che lo ha traboccato, e gongolando prendere posto tra le stelle più luminose.
Perchè un sogno non si spegne nel buio, il tuo illuminerà sempre i tuoi figli.
Grazie per averci insegnato l’abnegazione.
Vale Francesca, vale.

Giovanna Zappalà

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