La Tari 2020 rimane un tema caldo di discussione. Da un lato l’Amministrazione comunale, dall’altro l’opposizione che non voleva che quella determinazione in consiglio comunale passasse. La vicenda, a monte della bollettazione poi finita nelle case dei contribuenti castelvetranesi, è complessa, a partire dal mancato rinnovo del Collegio dei revisori dei conti che, mesi addietro, ha interessato il massimo consesso civico impegnato ad approvare la nuova determinazione della Tari 2020.
Ora che le bollette sono in parte arrivate nelle case dei castelvetranesi, “Obiettivo città” è tornata a criticare il primo cittadino Enzo Alfano: «Il sindaco tiene conto del periodo di crisi che tutti stiamo vivendo?», s’interrogano Salvatore Stuppia, Enza Viola e Calogero Martire. I tre consiglieri affermano che tra l’accertato e il costo del servizio ci sarebbe una differenza di 1,2 milioni. Intanto le bollette sono state spedite e il sindaco, dal canto suo, avrebbe ribadito che nel caso i cittadini avessero riscontrato errori sarebbero potuti andare presso gli Uffici comunali per la rettifica.
La Tari 2020 i castelvetranesi la dovranno pagare in tre rate, da ottobre a dicembre. L’opposizione, invece, aveva fatto un’altra proposta e, cioè, congelare per il 2020 le tariffe del 2019, in attesa di un ulteriore miglioramento del tasso di differenziata per accedere ai contributi erogati ai Comuni virtuosi e consentire di utilizzare i fondi previsti per l’emergenza Covid per sostenere le attività e le imprese messe in ginocchio. Nulla s’è fatto di tutto questo. «Perché il sindaco è rimasto sordo a queste nostre proposte?», è quello che si chiedono ancora i tre consiglieri di “Obiettivo città”.