Tra le tante iniziative portate avanti dallo Yachting club di Marinella di Selinunte, Mercoledì 5 agosto alle ore 21:00 si terrà anche un convegno sulla promozione del prodotto ittico, dal titolo “Biologia, pesca e consumo della Sardina di Selinunte (Sardina pilchardus)”.
Voluto fortemente dal Presidente Dott. Salvatore Martino al fine di promuovere il prodotto endemico della borgata, non solo per la prelibatezza delle sue carni ma esaltandone le qualità nutrizionali che risultano essere una vera medicina naturale per cuore ed arterie. Il nostro intento è quello di far conoscere il prodotto alla popolazione, trattando gli aspetti biologici e le qualità organolettiche veramente eccezionali-spiega il Dott. Salvatore Martino- riuscendo a far entrare il prodotto nei circuiti nazionali presentandolo come prodotto di nicchia e candidarlo a divenire presidio Slow food e Slow fish.
Il convegno si terrà presso i locali dello Yachting club di Marinella di Selinunte dove dopo la presentazione gli ospiti potranno gustare le sarde arrostite nella splendida cornice del porto di marinella di Selinunte
SONO D’ACCORDO E CONDIVIDO QUESTA INIZIATIVA ESSENDO FIGLIO DI PESCATORE SELINUNTINO PER QUI CONOSCO IL PRODOTTO E ADESSO LO LAVORO PERCHE’ FACCIO IL CUOCO, GRAZIE CIAO..
Tutti i giorni dell’anno, salvo cause di forza maggiore la sardina è parte della mia dieta alimentare.Nel mare della mia città d’origine,oltre cento chilometri a sud, ai tempi,venivano pescate tonnellate di pesce azzurro gran parte del quale conservato sotto sale oppure in olio d’oliva. I conservifici erano Ampelea,Arrigoni,MircovichStranich,Mircovich ed altri.
Leggo che il primo agosto 2009 come comune di Castelvetrano avete organizzato un Convegno sul prodotto ittico di Selinunte,la Sarda di Selinunte, ma non avete inserito alcun nome di aziende le quali lavorano la “Sarda di Selinunte”.Come mai? Retoricamente le mangiate fresche tutte a Selinunte e nelle località viciniori? oppure il pescato di Sarde è poco? Poco ma buono! Bene madre natura vi favorisce. A noi rimangono quelle d’importazione estera.
In bocca al lupo